La Genova di Fabrizio De Andrè

Non c’è modo migliore che mettere un disco di Fabrizio De André per vivere l’animo autentico di Genova e lasciarsi rapire, tra poesia e realtà, da luoghi, profumi e sapori che hanno ispirato le sue canzoni.

Un legame affettivo indissolubile quello tra Genova e “Faber”, come lo chiamava l’amico Paolo Villaggio. Abbandona ogni guida turistica. Metti da parte mappe e cartine. Puoi scoprire Genova ascoltandola. Ecco un itinerario con 6 luoghi legati a Fabrizio De André a Genova.

Se sul piatto gira “Creuza de mä”, sei in piazza Cavour dove un tempo si teneva il mercato del pesce affollato e caotico richiamato proprio in Crêuza de mä. Le voci nella canzone sono quelle dei pescivendoli, registrate proprio da De Andrè. Vuoi una mappa della Genova “a luci rosse”? Metti su “Â duménega”. Un po’ dappertutto troverai i “quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi” de “La città vecchia”. Sono i vicoli attorno a via Ravecca con nomi espliciti come vico delle Fate e vico Boccadoro. È un vero e proprio baedecker della Genova del cantautore.

Articolo La vecchina e il vico che non c’è - Non possono mancare i fantasmi in una città antica e ricca di storia come Genova. Vi raccontiamo quello più famoso. La Mia Liguria; ph Archivio Agenzia in Liguria
Via Ravecca, Genova

Nel tuo percorso non può mancare una visita a Via del Campo 29 rosso il museo dedicato a De Andrè e ai cantautori della scuola genovese (Tenco, Lauzi, Paoli), il cui nome riporta alla mente la “graziosa con gli occhi grandi color di foglia” e le note di “Via del campo”. Oggi è un moderno luogo della memoria nel quale, sulla scia dello storico negozio “Musica Gianni Tassio”, collezionista e conoscitore della musica e delle tradizioni degli artisti della canzone d’autore, si possono trovare dischi in vinile originali, immagini, libri, riviste d’epoca, curiosità e la mitica Esteve ’97, la chitarra appartenuta a Fabrizio.

Ma “A ogni dosso che superi, a ogni curva attraverso la quale tu giri, scopri realtà e situazioni diverse”, come canta Faber ne “La cattiva strada”: Genova è ricca di forti contrasti e nasconde una semplicità disarmante. Improvvisamente, alzando gli occhi dai bassifondi ti può capitare di scorgere i soffitti affrescati di un palazzo nobiliare.

http://www.viadelcampo29rosso.com/