Bordighera, palme, outdoor e cultura
Bordighera, la città delle palme ha trovato la ricetta giusta: uno splendido scenario naturale, attività outdoor e cultura
In pochi luoghi puoi trovare un ambiente naturale in cui fare sport nella natura e soddisfare la tua voglia di cultura. Poche città come Bordighera hanno trovato la ricetta giusta delle vacanze: sentieri, percorsi, scenari stupendi in cui camminare, correre, pedalare e caruggi medievali, ville gentilizie, opere d’arte e tanta storia tutta da scoprire.
Come in un dipinto
Da Capo S. Ampelio in due passi ed entri in un dipinto: sei nel punto più meridionale della Liguria, come ti conferma la temperatura, sempre mite, anche negli inverni più duri. Proprio qui la leggenda narra che arrivò Ampelio, il santo eremita che, nel 400 d.C. partì dall’Egitto con in tasca i semini delle palme: sarà per questo che a Bordighera ce ne sono così tante? Guarda il mare: lì nel blu c’è il Santuario dei Cetacei e una delle più importanti praterie di Posidonia della Liguria; alle tue spalle, sopra i giardini con la statua della Regina Margherita, la città vecchia arroccata per difendersi dai pirati saraceni. Dai caruggi parte un sentiero verso ponente dove tra le palme, nobili e signori stranieri andavano per lasciarsi catturare dalla luce di Bordighera: è il Sentiero del Beodo che in un attimo vi porta tra orti e coltivi assolati dipinti da Eduard Monet.

Tutti sono passati di qui
La lista delle “vittime” illustri di Bordighera è lunga, sono tanti quelli che si sono innamorati della cittadina palmata. Se la Regina Margherita di Savoia aveva eletto come residenza ufficiale durante la stagione invernale Villa Etelinda, la villa in stile neobarocco, sulla via Romana, anche il grande architetto francese Charles Garnier (l’autore dell’Opéra national de Paris) si costruì una bellissima residenza privata proprio qui. Il grande pittore Claude Monet arrivò a Bordighera tra il 18 gennaio e il 3 aprile 1884 con l’amico gallerista parigino Durand-Ruel, vi rimase per 79 giorni e imprigionò sulla tela in 38 dipinti la luce di Bordighera e Dolceacqua come solo lui riusciva a fare. Clarence Bicknell botanico, archeologo, esperantista, artista e mecenate, si trasferì a Bordighera nel 1878 nella casa che oggi ospita la sede dell’Istituto internazionale di studi liguri e anche la scrittrice neozelandese Katherine Mansfield, nel 1919, si trasferì nella cittadina ligure per curare la sua tisi. Last but not least, Jannik Sinner: il grande tennista trascorse qui, al Piatti Tennis Center, anni importantissimi per la sua formazione sportiva.

Dal mare ai monti
Se un tuffo – anche fuori stagione – non ti basta a Bordighera c’è spazio per tante Outdoor Experience: potresti percorrere in un bel trekking il sentiero del Beodo che in quasi 8 km ti porta alle porte del borgo di Sasso sulle alture, ottimo anche per un bel allenamento di trail running: nella sua parte iniziale non è che un semplice acquedotto (il beodo appunto) con una pendenza irrisoria, ma poi s’impenna tra cactus e fasce coltivate fino a scollinare verso il casello A 10.
La bici è poi uno strumento perfetto per scoprire Bordighera: una pista ciclabile che costeggia il mare dalla passeggiata di Bordighera fino ad Ospedaletti, oppure con una mountain bike (meglio una e-bike) affronta i severi tornanti di Capo Nero o di Passo del Bandito per i più esperti. I temerari invece si buttano in discesa su quelle rocce che paiono rubate alla luna.

Il centro storico
Una cosa è certa: chi cerca lo sport o la cultura, l’adrenalina o la dottrina, la sera si trova assieme nel centro storico in uno dei tanti locali e ristoranti del borgo. Stradine in salita, archi, portoni dove risuona ancora la storia di Magiargè, la ragazza rapita a Granada dal sultano Boabdil, che, ammalatasi, fu lasciata in cura agli abitanti di Bordighera in cambio della rinuncia all’assedio. La ragazza morì ma a Bordighera la ricordano ancora, tanto da averle dedicato la statua al centro della fonatana, davanti al comune, che in realtà rappresenta la dea greca-romana Igea, protettrice della salute e dell’igene. Tra quelle stradine la sera s’incontrano tutti: il biker e l’amante della pittura, il camminatore e l’amante della bellezza, Bordighera ha vinto (letteralmente) la palma del bel vivere.

