Liguria: le spiagge selvagge

Ecco le spiagge selvagge della Liguria, luoghi dove è ancora possibile un contatto autentico con il mare e la natura

In Liguria ci sono luoghi dove il contatto con il mare e l’ambiete naturale è ancora autentico e puoi ritrovare la tua vera essenza, lontano dalla folla, ma a due passi dalle località più famose.
Non ci sono servizi, bar, lettini, cabine e nemmeno bagnini o addetti al salvataggio. A volte non sono facili da raggiungere e anche alla loro conservazione dovrai pensare tu, rispettandole e portando via i tuoi rifiuti. Sono adatte ad una visita educata e ad un bagno memorabile, ma non reggerebbero ai grandi numeri: conserva questo segreto solo per chi lo merita davvero.
Sono calette minuscole, spicchi di bagnasciuga, terrazzini di roccia affacciati sul blu. Palcoscenici per assistere allo spettacolo più emozionante: il mare. Ecco invece le spiagge scenografiche e quelle segrete. Ne hai altre da suggerire? Condividile con #lamialiguria

Capo Mortola

Davanti ai bellissimi Giardini Botanici Hanbury, vicino a Ventimiglia, nascosta tra i pini marittimi, c’è una piccola spiaggetta di ciottoli fini, spartita dal promontorio di Capo Mortola che s’allunga in un mare turchese. È raggiungibile con un sentiero, la “Discesa del Marinaio”, che parte nei pressi dell’ingresso ai Giardini Botanici sull’antica via romana. Vale la pena di cercarla. Una volta lì, ti troverai davvero in un paradiso perduto: sulle rocce, nummuliti e orbitoidi ti racconteranno la storia delle ere geologiche. Attenzione, stai camminando sul “flysch di Ventimiglia”: strati di rocce ricchissime di fossili, animali marini di migliaia di anni fa. Più in là, invece, un cannone ti racconterà una storia più recente: quella dei pirati turchi che infestavano queste coste.
È un luogo bellissimo e delicato, protetto dall’Area di Tutela Marina (ATM) di Capo Mortola, istituita nel 2000, i cui fondali ospitano una prateria di posidonia e microalghe coralligene, assieme ad una grande varietà di pesci e con alcune caratteristiche davvero uniche, come la “Funtana sutumarina”, una fonte d’acqua dolce che sgorga dentro una grotta sottomarina a 36 m di profondità.

Ventimiglia, capo Mortola
Ventimiglia, capo Mortola

Punta Crena a Varigotti

Bellissima. Irraggiungibile. Non ti diranno come andarci, ma solo che ci sono stati. Punta Crena potrebbe essere uscita da un sogno di Omero o di Stevenson. Ma non la troverai sulle mappe e nemmeno si vede dalla costa: meglio arrivarci solo dal mare.
Non puoi andarci via terra perché il sentiero è troppo pericoloso, ma non potrai usare una barca perché fa parte dell’Parco Promontorio di Varigotti e l’area è protetta e proibita ad ogni imbarcazione a motore. Non ti restano che braccioli, materassino, kayak, canoa o pedalò. Ma quando ci arriverai, troverai la “X” da qualche parte. È il luogo perfetto per nasconderci un tesoro.

Punta Crena, Varigotti
Punta Crena, Varigotti

Piani d’Invrea a Varazze

Selvaggia ma facile: ci arrivi in bici. Prendi la pista ciclopedonale collega Varazze e Arenzano: dopo qualche chilometro troverai la spiaggia degli Scogli neri. Non c’è alcun tipo di attrezzatura, solo sassi, mare, sole e natura, tu devi solo aggiungere rispetto: non sporcare e portare via i tuoi rifiuti. Ah, non ti preoccupare: in quel punto le bici passano in galleria, è uno di quei posti in cui puoi sentirti in piena libertà.

Piani d’Invrea a Varazze
Piani d’Invrea a Varazze

Niasca, un paradiso dietro l’angolo

Non è lontana, né irraggiungibile e nemmeno sconosciuta. Sta a due passi da Santa Margherita Ligure e qualche curva prima dell’affollatissima piazzetta di Portofino. Sembra uscita da un film di Wes Anderson, c’è una casetta gialla un po’ retrò incastonata nella macchia mediterranea, con un tetto spiovente e sull’uscio una lunga rampa piena di canoe: è il quartier generale di Outdoor Portofino, aperta al pubblico nei mesi estivi da maggio a settembre, il punto perfetto da cui partire per esplorare il promontorio di Portofino in Kayak o fare snorkeling insieme alle guide e i professionisti che te la faranno amare ancor di più.

Niasca, Ph. Outdoor Portofino
Niasca, Ph. Outdoor Portofino

Ciappa du lu a Sestri Levante

Come molte in Liguria non è una vera e propria spiaggia: se vuoi sabbia sottile e dolci dune su cui stendere lo stuoino, a Sestri Levante, devi andare nelle Baia del Silenzio o Baia delle Favole. Sabbia non ce n’è, tutt’altro, lo dice il nome: “ciappa”, che in ligure significa “pietra” o “lastra”. L’altra parola, “lu”, in ligure significa “lupo” e questo la dice lunga sulla vocazione di questo posto: è un luogo da lupi solitari. Sarà per il sentiero per raggiungerla, che parte da quello che porta a Punta Manara da Sestri Levante; non è semplice, soprattutto nella sua ultima parte (e non è adatto alle infradito, mi raccomando). Ma se hai bisogno di un bel posto per un romantico tramonto o vuoi fare snorkeling, tuffati nelle sue acque cristalline. Si dice che nei pressi ci fosse un tempo un ristorante molto stimato e che una sera anche Brigitte Bardot sbarcò alla Ciappa du lu per cenarvi…

Ciappa du Lu a Sestri Levante
Ciappa du Lu a Sestri Levante

Spiaggia di Guvano

Corniglia, la terza delle Cinque Terre, è l’unica a non affacciarsi sul mare. Arroccata su un promontorio roccioso, diresti che da queste parti preferiscano i vigneti alle spiagge. Invece, proprio a Corniglia c’è Guvano, una delle spiagge più belle della zona. La battigia è mista di sassolini e sabbia più sottile, con la pietra nera del fondale che rende l’acqua turchese. Non è facile accedervi, il sentiero attraversa una galleria della ex ferrovia ed è impervio. Per la sua posizione appartata e la difficoltà di accesso negli anni ’70 era molto frequentata da naturisti e hippy. Ancora oggi c’è chi approfitta del sole che si riflette sul muraglione della ferrovia per una tintarella perfetta.

Spiaggia di Guvano
Spiaggia di Guvano

Caletta Maralunga a Lerici

Per trovare un paradiso tropicale a volte non dei prendere un volo charter e andare dall’altra parte del mondo: a due passi dalla Spezia e dalla splendida Lerici, c’è una caletta degna della Thailandia. Non la troverai se sei un turista mordi e fuggi, è uno di quei posti che corrono di ombrellone in ombrellone a fine vacanza, quando credi di aver esplorato tutto in Liguria, giusto per metterti la voglia di tornare. Con un po’ di fantasia immagina il galeone di Willy l’Orbo comparire da un momento all’altro, come nel finale de “I Goonies”…

Caletta Maralunga, Lerici
Caletta Maralunga, Lerici