Ecco come attraversare la Liguria percorrendo le sue Strade del Vino: sentieri, vigneti, cantine. Esperienze dei sensi e del palato

Puoi girar la Liguria in lungo e in largo (in lungo è più facile, visto che è così stretta, ma è in largo che ti stupirà) e ovunque troverai boschi, borghi, campanili, castelli, spiagge, gozzi, pesci, scogli. E, ancora, gusti, sapori, colori e vigneti, tanti vigneti: è incredibile che una regione così piccola abbia sviluppato un amore così grande per il vino, tanto che puoi attraversarla percorrendo le sue Strade del vino.

Da una valle, da collina all’altra scoprirai che in Liguria il vino è cultura, storia, identità; che i liguri sono un popolo di santi, navigatori e… viticoltori; che sono capaci di fatiche eccezionali, eroiche, pur di coltivare la vite. In Liguria ci sono circa 1.535 ettari vi vigneti (fonte Unione Italiana Vini), ma non c’è mezzo che sia in pianura, quasi tutti sono in montagna e collina. E, allora, in Liguria ci siamo inventati le fasce, i terrazzamenti, i muretti a secco e, più di recente, gli spettacolari trenini monorotaia. Ma tanta fatica rende più buono e raro il nostro vino.

Le denominazioni vinicole liguri sono 8 DOC e 4 IGT e non mancano le sorprese: uve lasciate sapientemente appassire dopo la raccolta, vitigni rupestri, vini salmastri, nettari apprezzati dalle corti papaline o nobiliari del nord Europea.
Percorrere le Strade del vino è un via alternativa per visitare la Liguria, una scorciatoia, proprio come il vino, per conoscerne il carattere e arrivare al suo cuore.

Una vigna a Dolceacqua

Riviera Ligure di Ponente: tra fiori, colori e sapori

L’estremo ponente dona molto agli amanti del vino: nelle terre del Rossese, tra Dolceacqua, Camporosso, Perinaldo e Soldano puoi scoprire questo vino rosso ricco di sfumature, che non si concede subito ma si lascia scoprire lentamente, come Dolceacqua, il borgo da cui prende il nome, perfetto da scoprire con una visita guidata con degustazione oppure in bici o con in trekking sull’Anello dei Castelli, tra i calanchi argillosi, fortificazioni militari e resti di primitivi castellari  Più in là, verso levante, a Taggia si beve il Moscatello, vino esportato nel '400 nelle corti europee e papali, mentre proseguendo sulla Strada del vino, imperdibile è Diano Castello, in cui si può vivere l’esperienza della vendemmia e dove ogni anno si assegna il prestigioso Premio Vermentino, l’eccellenza da bere. Prima di lasciare la provincia di Imperia attraverserai la zona di produzione dell’Ormeasco, il “dolcetto” dei conti Clavesana Vino rosso asciutto, adatto ad accompagnare, agnolotti e carni che puoi scoprire magari in un una cantina storica di Pornassio.

Torre Pernice immersa nei vigneti, Albenga

Riviera delle Palme: strade in fermento

Prosegui sulla Strada del vino: dal Colle di Nava si incrocia la Valle Arroscia sul percorso che costituiva una delle antiche vie del sale che un tempo permettevano il trasporto di questo prodotto indispensabile fino alle località alpine e padane. Sono le vie che arrivano nella Piana d’Albenga, tra Campochiesa, Cisano e Ortovero, i luoghi del Pigato: l’ideale è passare da Bastia per una degustazione o capitare da queste parti per Sagralea, la rassegna che da più di 50 anni celebra il pigato e dei sapori del territorio, a Salea d’Albenga. Prosegui la strada del vino sull’Altopiano delle Mànie, l'entroterra di Noli e quello di Finale Ligure per un sorso di Lumassina e un piatto di frisceu e sorpassa il promontorio di Bergeggi per trovare i luoghi della Granaccia, un bel vino rubino originario della Spagna che ha trovato in Liguria, in particolare a  Quiliano come dimostrano Granaccia e Rossi di Liguria e Quiliano in fermento due eventi ormai storici a lui dedicati.

La Basilica dei Fieschi a Cogorno

Colline del Genovesato IGP: il vino che racconta le colline di Genova

Tra mare e monti, dove le colline si affacciano sul blu del Mar Ligure, nasce il Colline del Genovesato IGP, un vino che racchiude l’essenza autentica della provincia di Genova. Dai versanti della Valpolcevera fino alle alture di Coronata, questo vino è il simbolo di una Liguria laboriosa e generosa, capace di creare eccellenze in ogni centimetro di terra coltivabile. Le tipologie Bianco, Rosso, Rosato, Passito Rosso e Novello — con le specificazioni da vitigno Granaccia e Pigato — raccontano la varietà e la ricchezza del territorio: dal Bianco delicato al Rosso speziato, fino al Passito intenso e al Novello giovane e fruttato. Il Genovesato si scopre anche attraverso esperienze uniche, come le degustazioni tra i vigneti de La Ricolla a San Salvatore di Cogorno, accanto alla splendida Basilica dei Fieschi, o quelle della Cantina degli Abissi di Sestri Levante, dove i vini affinano sotto il mare e racchiudono il respiro del Mediterraneo in ogni sorso.

Framura

Colline di Levanto: vivi la freschezza e l’armonia dei vini liguri

Nei comuni di Levanto, Bonassola, Framura e Deiva Marina, nasce il Colline di Levanto DOP, un vino che racconta la Liguria da bere più autentica. Il bianco, fresco e sapido, valorizza piatti di pesce e erbe locali, mentre il rosso, armonico e strutturato, si abbina a carni bianche, paste al ragù e formaggi. I vigneti, modellati dal sole, dal vento e dalla pietra, conferiscono carattere e profondità a ogni calice. L’esperienza si fa ancora più intensa con attività come “Sensi”, un percorso multisensoriale tra degustazioni di vini e prodotti tipici, visite a castelli e borghi storici, che permette di assaporare la cultura, la storia e i panorami spettacolari della Liguria in un unico sorso.

Vigneti Colli di Luni

Colli di Luni: il rosso che racconta le colline liguri

Tra la Liguria e la Toscana si estendono i Colli di Luni, terra di antiche tradizioni e di vini intensi come il suo paesaggio. Il Colli di Luni Rosso DOC si distingue per il suo colore rubino profondo, che con il tempo si avvicina al granato, e per i profumi eleganti di ciliegia matura, ribes e spezie e il Vermentino prodotto di punta celebrato ogni anno a settembre a Benvenuto Vermentino festa del vino di Castelnuovo Magra. Al palato è asciutto, caldo e armonico, con tannini ben espressi e una struttura che lo rende perfetto con ravioli al ragù, carni alla griglia o pecorini stagionati. Questo vino, che racchiude l’anima forte e generosa delle colline di confine, si può scoprire attraverso esperienze uniche: a Vezzano Ligure, nella suggestiva Tenuta Il Giardino, tra vigneti e antichi frantoi dove il tempo sembra essersi fermato, o a Castelnuovo Magra, con le degustazioni e i tour de La Pietra del Focolare e delle cantine locali, affacciate sui vigneti che guardano il mare. Un calice di Colli di Luni è un viaggio tra profumi, sapori e panorami che raccontano la Liguria più autentica.

Cinque Terre, vendemmia con i trenini monorotaia

Alle Cinque Terre

Difficile non passare su una delle strade del vino alla Cinque Terre: qui la coltivazione della vite ha così modificato il territorio da creare un sistema unico di colline, terrazzamenti, muretti a secco dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Nelle vigne terrazzate a picco sul mare parte del Parco delle Cinque Terre, si produce il vino DOC Cinque Terre e il passito Sciacchetrà le migliori qualità del terroir di queste zone tutte da scoprire anche con il palato. Ecco come scoprirle percorrendo inediti sentieri contadini appena recuperati dai manutentori dei sentieri del Parco e lontani dal turismo mordi e fuggi di oggi. A Monterosso, in un panorama da cartolina, viticoltori ti mostreranno come alle Cinque Terre possano svilupparsi vini e filosofie della vinificazione completamente diverse. Invece, percorrendo l’antica Via dei Santuari da Monterosso a Vernazza o il sentiero dei vigneti terrazzati tra Corniglia, Volastra, Groppo, Manarola e Riomaggiore. <

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