Il Cantiere della Memoria: storie di donne e uomini di mare

Nel cuore delle Grazie di Porto Venere, il Cantiere della Memoria raccoglie e tramanda storie, racconti e reperti legati al mondo del mare

Parlare della Liguria senza raccontarne la secolare tradizione marinara è praticamente impossibile. Da Levante a Ponente, la regione e i suoi variopinti borghi affacciati sul mar Ligure celano storie e leggende di donne e uomini che hanno amato, sfidato, rispettato e conosciuto il mare. Spesso, però, l’interesse per il passato vien meno, rischiando di lasciar lentamente scomparire il nostro prezioso patrimonio di memoria.

Per preservare e tramandare le vicende e l’abilità della gente ligure di mare, la Liguria ospita un luogo unico nel suo genere. Incastonato nel porto antico delle Grazie di Porto Venere, riservato all’ormeggio esclusivo di barche d’epoca, il Cantiere della Memoria si configura infatti come un vero e proprio santuario della memoria marinaresca del borgo, dei suoi abitanti e di tutta la regione. Occhio, però, a lasciarsi ingannare dalle dimensioni di questo piccolo tempio! Nonostante le sue esigue proporzioni, il Cantiere saprà condurre i visitatori tra le onde del mar della memoria, ripercorrendo le imprese di imbarcazioni storiche e riscoprendo l’affascinante abilità di carpentieri, calafati e maestri d’ascia.

Una lunga storia di mare

Inaugurato il 26 giugno 2016, il Cantiere della Memoria si presenta come un’esposizione emozionale permanente di strumenti appartenuti agli antichi maestri d’ascia e ai calafati, particolari figure professionali specializzate nella costruzione e nell’impermeabilizzazione dello scafo in legno delle navi. L’allestimento è stato ideato dal giornalista Corrado Ricci e dall’attrice e commediografa Jole Rosa, sviluppandosi anche grazie al contributo di Gigi Roveda e dell’associazione La Nave di Carta.

Più di 70 sono le iniziative e le rievocazioni di barche leggendarie e imprese sul mare organizzate a due passi dal porto antico delle Grazie in questi 8 anni di attività, con mostre, video e performance teatrali, il tutto in sinergia con le associazioni culturali locali, con le scuole e con i protagonisti delle storie. Linfa vitale del Cantiere della Memoria sono dunque i ricordi della popolazione delle Grazie di Porto Venere e i reperti storici raccolti.

Una mostra emozionale

Antichi strumenti dei maestri d’ascia disposti artisticamente sulle pareti in pietra dello spazio espositivo raccontano il particolare percorso di costruzione e manutenzione delle imbarcazioni in legno. Il tutto accompagnato da una voce narrante e da una particolare illuminazione capace di valorizzare ogni storia.

Punto di forza del Cantiere della Memoria è anche la sua anima digitale: una libreria digitale che raccoglie i video prodotti, un’audio guida realizzata col concorso degli studenti dell’istituto superiore Capellini Sauro e una pagina Facebook capace di raccogliere e comunicare anche a distanza storie, iniziative, eventi e ricorrenze legate alla storia marinaresca delle Grazie, della Liguria intera e non solo. Tra queste, il ruolo dei cantieri navali di Porto Venere e Le Grazie nel viaggio degli ebrei sopravvissuti alla Shoah verso la Palestina, le imprese dell’ammiraglio  Agostino Straulino, considerato il più importante velista italiano della storia e, nei prossimi mesi, una mostra in occasione di un raduno di barche d’epoca.