Alla ricerca della Pasqualina perfetta
La torta pasqualina è uno dei piatti più famosi della tradizione ligure, regina di Pasquetta e delle gite fuoriporta.
Nei vicoli della Genova antica, dove le strade hanno nomi che ricordano canzoni e il cielo è un ritaglio azzurro, scoprirai vicoli e botteghe di una volta dove il tempo sembra essersi fermato. Ma quando chiederai di “mangiare qualcosa di tipico”, molti ti daranno una fetta di pasqualina.
Come da Sa’ Pesta. Si trova proprio in via Dei Giustiniani, alle spalle del Porto Antico. È un luogo molto frequentato dai genovesi, all’ora di pranzo regna un’allegra confusione che ti porterà a condividere il tuo tavolo di marmo e conoscere con altre persone. È sicuramente uno dei migliori modi per conoscere a fondo la cucina genovese. Dalla vetrina potrai già riconoscere lei, la torta Pasqualina, fatta a regola d’arte con il ripieno di bietole e la prescinseua.
Tornando verso Caricamento dovrai passare da via San Giorgio per scoprire un altro luogo meraviglioso per gli occhi e per il palato. L’Antica Sciamadda è uno dei locali più antichi di Genova le cui origini risalgono ai primi dell’800. Sciamadda, letteralmente “fiammata”, è il nome che prendevano le antiche friggitorie di strada, locali molto semplici dove ancora adesso si possono gustare piatti iconici come le acciughe ripiene, la farinata, il polpettone di patate e fagiolini e le immancabili torte di verdura. Appena entrerai, verrai accolto dal calore del focolare dove ogni giorno vengono cucinate con cura tutte le prelibatezze cotte al forno, tra cui le torte di verdura. L’attuale proprietaria, la signora Maura, tiene a sottolineare l’uso di ingredienti di primissima qualità e di provenienza ligure come l’olio extravergine o la farina del mulino di Pegli. Persino il legno da forno è DOC, costruito con il faggio di Santo Stefano d’Aveto.
Altra tappa dell’itinerario è la Sciamadda in via Ravecca. Il locale è semplice e rispecchia appieno una sciamadda: piastrellato di bianco con un bancone di marmo dove vengono esposti i cuculli, la panissa e varie torte di verdura, tra cui la nostra Pasqualina. Il locale profuma di epoche passate. Infatti, la bottega originale è del 1814, mentre l’attuale forma del locale è del 1920. Un giro sotto i portici di Sottoripa è d’obbligo. Da questa zona, un tempo frequentata dai marinai delle navi che qui stoccavano le merci, arriverai all’Antica Friggitoria Carega, dove il grande forno a legna e il bancone in marmo sono i veri protagonisti. Guardati intorno: vedrai muri tempestati di piastrelle bianche, con appesi grandi pentoloni di acciaio e schiumarole di metallo. Qui, tra una frittella di baccalà e un cartoccio di pigneu, i pesciolini da frittura appena infarinati e gettati nell’olio bollente, potrai gustare anche una bella fetta di torta Pasqualina.