Cimitero Monumentale di Staglieno: storia, scultura, suggestione
Inaugurato nel 1851, il cimitero monumentale di Staglieno, fondato sulla collina in sponda destra del torrente Bisagno, è uno dei luoghi più interessanti da vedere in città.
Il cimitero monumentale di Staglieno è un vero museo a cielo aperto della scultura di Otto e Novecento. Friedrich Nietzsche, Guy de Maupassant, Mark Twain ed Evelyn Waugh, sono solo alcuni dei personaggi storici, letterati, viaggiatori, artisti, filosofi, che hanno lasciato testimonianze delle loro visite a Staglieno e del loro peregrinare lungo le grandi gallerie monumentali.
Se vuoi conoscerlo meglio hai a disposizione la possibilità di visite guidate; per tutti l’impatto resta quello di una monumentalità assoluta con una chiara impronta romantica. Il classico itinerario che ti conviene seguire comprende sepolcri conosciuti e amati, come quello della venditrice di noccioline, Caterina Campodonico e della famiglia Oneto, custodito dal famoso angelo dall’enigmatica bellezza, oltre a storie di personaggi noti e amati, come Fabrizio De André, ed echi di lontane e struggenti storie d’amore, evocati da figure come Mary Constance Lloyd moglie di Oscar Wilde. Prendeti almeno un paio d’ore per passeggiare lungo i viali e incontrare le vestigia di tanti personaggi che hanno reso celebre la città: Giuseppe Mazzini, Michele Novaro, autore delle note del nostro inno nazionale, Fabrizio De André e Gilberto Govi.
Non dimenticare di visitare il Pantheon: contornato da porticati superiori collegati attraverso la monumentale scalinata a quelli inferiori, si adagiava sulla verde collina retrostante – la zona dei Boschetti e della Valletta Pontasso – che, popolata da una sempre più fitta vegetazione, ospitava cappelle e monumenti disseminati e seminascosti nel verde. In quest’area troverai le tombe di molti protagonisti del Risorgimento.
Arte e storia, leggenda e cultura si fondono in un’atmosfera incredibilmente suggestiva.