“Il luogo è superbo”: Dolceacqua vista da Monet

Nella capitale del celebre vino Rossese, sotto l’antico castello dei Doria, a spasso tra i dedali medievali: il pittore Monet la definiva un “luogo suberbo”

Dolceacqua catturerà il tuo cuore e lascierà un segno nei tuoi ricordi. Siamo nella terra dell’olio Riviera Ligure dop, delle olive taggiasche e soprattutto del vino Rossese di Dolceacqua doc: tutte ragioni che valgono una visita e un soggiorno.

Un’atmosfera unica

Sarà l’atmosfera del medioevo, saranno le rovine del Castello dei Doria, arroccato in cima alla collina, lo scenografico ponte romano a schiena d’asino sul fiume Nervia, tutto sembra armonicamente disposto per accogliervi ed accompagnarvi alla sua scoperta. Sono ricchi di suggestione i caruggi (vicoli), che si inerpicano verso il castello attraverso un dedalo di salite, scalinate sormontate da archi in pietra che uniscono i palazzi e le case. La luce filtra con difficoltà creando un’atmosfera magica e surreale.

Tra vino, sapori e tradizioni

Anche Claude Monet è stato stregato dalla malìa di questo luogo fissandolo in 4 tele. Ai piedi del Castello si trova una delle sedi dell’Enoteca Regionale della Liguria. La prima Doc della Liguria è stata riconosciuta proprio al Rossese di Dolceacqua, un ottimo vino rosso rubino dal sapore morbido, aromatico e dolce, la cui gradazione minima è di 12,5 gradi. Dagli uliveti circostanti vengono invece raccolte le olive taggiasche che caratterizzano l’olio extravergine di oliva Riviera Ligure Dop. Per assaporare le tipicità del luogo il 16 agosto c’è la Festa della Michetta: un piccolo dolce di pasta brioches a forma ovale. Altra specialità locale sono i barbagiuai: fagottini fritti, ottenuti con pasta dei ravioli e con purea di zucca bollita con aggiunta del formaggio piccante bruss (bruzzo).

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Dolceacqua