Framura, selvaggia e antica
La natura selvaggia in questo luogo dove rupi e calette sono una medicina contro lo stress.
I Da Passano, a lungo signori di questo borgo marinaro circondato da frazioncine rurali, lo avevano capito subito: questo è un paradiso in terra. Per questo vi costruirono un castello che fu a lungo il loro dominio, i cui resti sono ancora visibili.
Oggi Framura resta, come allora, un luogo magico. Col suo territorio scosceso che scivola in mare donandovi panorami fantastici. Con il suo insieme di piccoli agglomerati di case che conservano il fascino di epoche passate. Ai nuovi arrivati appaiono subito agli occhi le tante calette dove si può fare il bagno e il minuscolo porticciolo rifugio da qualche tempo splendido capolinea della pista ciclabile che parte da Levanto e arriva sin qui.
Se avete la fortuna di arrivare da mare, fermatevi davanti alle rocce rosse, baia selvaggia dove le rupi si tingono di porpora al tramonto. Oppure gettate l’ancora davanti alla spiaggetta di ponente. Vi perderete nel blu del mare e nel verde che sta intorno: elementi che fanno di Framura un vero paradiso per gli amanti della natura, il mare, il trekking, la mountain-bike, l’arte, la storia, la gastronomia. Per chi ama i fondali, è da segnalare la possibilità, per i sub più esperti, di immersioni esplorative dei numerosi relitti che si trovano nei fondali antistanti la costa di Framura. A cominciare dal cacciatorpediniere “Marcella”: che come un mostro marino ormai innocuo riposa a 50 metri di profondità.
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