Genova e i suoi cantautori
Crêuza de mä e le altre canzoni di coloro che hanno scritto un pezzo di storia genovese
La “scuola dei cantautori genovesi” nasce nella città della Lanterna fra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 dagli influssi rock e jazz d’oltreoceano e i chansonnier francesi. Racchiude al suo interno un gruppo di giovani amici con la passione per la musica d’autore che scelgono di incontrarsi ed esprimere insieme la poesia del racconto unita alla musica per rappresentare la libertà, la riflessione individuale e l’amore terreno, privato di ogni retorica.
Lo sfondo che fa da cornice alla scuola è un’epoca di grandi turbamenti che rende la musica protagonista del malessere sociale e del disagio di cui il mondo si sente portatore.
I problemi universali si fondono insieme e diventano storie del vissuto quotidiano attraverso strofe che descrivono atteggiamenti tipicamente genovesi: la ritrosia, l’apparente distacco, i colori del mare e le armonie che si possono cogliere per le vie della città.
Fra i protagonisti di questa scuola troviamo il grande Fabrizio De Andrè, l’Ulisse che vive tra i rompicapi dei vecchi borghesi e la disperazione di chi “tira a campare”, il poetico Gino Paoli, l’intimista Luigi Tenco, l’ironico Bruno Lauzi, il raffinato Umberto Bindi e altri grandi della musica italiana quali Ivano Fossati, Sergio Endrigo, Piero Ciampi e Paolo Conte.
Al numero 29rosso di Via del Campo potrete trovare un bellissimo negozio-museo dedicato al compianto Faber – Fabrizio De Andrè – che custodisce dischi in vinile, fotografie e libri quali testimonianza di vita vissuta nella cara Genova.