Il trekking delle meraviglie nel Parco Alpi Liguri
Preparati a una gita faticosa, ma che ti darà grande soddisfazione.
Puoi partire dal Rifugio Franco Allavena, il rifugio più alto di tutta la Liguria situato a 1.545 mt s.l.m. in località Colle Melosa, dove si respira già aria di montagna. Da qui, raggiungi Monte Grai e poi – dalla Sella d’Agnaira, con il famoso Sentiero degli Alpini, aperto sulla valle e scavato nella roccia del monte Toraggio – in circa 4 ore raggiungi il passo Scarassan e da lì arrivi a Pigna, dove finalmente puoi concederti un buon bicchiere di vino.
Pigna è uno di quei paesi dove il tempo sembra essersi fermato: una piazzetta tra le case si ravviva grazie ad un gruppo di bambini che gioca a pallone, mentre il resto del borgo è ripido e da ogni lato si fanno spazio belvedere mozzafiato verso i monti o il mare che dista solo 18 km. Assaggia i tipici ravioli di Pigna, dalla sfoglia sottilissima che si scioglie in bocca, una vera bontà.
Una seconda giornata puoi dedicarla alle visite di Apricale e Dolceacqua: due borghi che sono di un fascino che lascia senza parole. Il sole sulla piazzetta principale di Apricale scalda e allo stesso tempo illumina le facciate delle case e della chiesa, mentre a Dolceacqua sembra di essere dentro un quadro di Monet, con il ponte e l’inconfondibile ponte e il castello che svetta. A pranzo non puoi fare a meno di assaggiare il vino più conosciuto della zona: il Rossese di Dolceacqua. Un vino rosso dalle note fruttate tipiche mediterranee, ottimo per accompagnare piatti caratteristici della tradizione ligure, dalle carni bianche a verdure di stagione come i carciofi.
Pomeriggio, riprendi a camminare: raggiungi Airole da un sentiero poco conosciuto che parte da Fanghetto, al confine con il vicino Piemonte. Airole è un piccolo borgo cui è stata riconosciuta la bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Nei dintorni del borgo troverai ponti, fiumi, cascatelle e boschi, oltre a fasce coltivate a vigna e i muretti a secco tipici di questo territorio, “a trincea”: il famoso sistema ligure che prevede la creazione di muretti a secco per recuperare la tradizione della coltivazione vitivinicola sulla roccia.
Sono molti gli abitanti della zona che, giorno dopo giorno, pietra dopo pietra mantengono un’architettura perfetta di questi muretti, dai quali sorgono i vigneti dedicati alla produzione del vino tipico proprio di questo territorio.