La Drogheria delle mille spezie
Il tempo si è fermato al 32 rosso di via San Bernardo, nel cuore antico di Genova
Come sistemare 300 tipi di spezie, 50 olii essenziali, un centinaio di tipi di the, caffè, cioccolata aromatica e mille boccette dai nomi misteriosi in una bottega grande una trentina di metri quadri lo sanno solo loro: i titolari della drogheria Torielli, al 32 rosso di via San Bernardo.
Quando decidi di varcare la porta dell’antica drogheria, fondata nel 1930 da Matilde Torielli e portata avanti per decenni dai due figli Guglielmo e Romeo, farai ingresso in un mondo senza tempo fatto di colori sgargianti, profumi spesso incomprensibili, nomi esotici e a volte impronunciabili. Poche altre drogherie d’Italia sono tanto fornite. Il negozio, poi, è tanto bello quanto antico. Se ti fosse capitato di passare cent’anni fa, ti saresti trovato di fronte a mobili e scaffali non molto diversi da quelli attuali.
È come se rivivesse, anzi non fosse mai morta, quella tradizione legata all’importazione delle spezie che aveva reso grande la Repubblica di Genova e fatto ricchi, anzi ricchissimi, i commercianti e i navigatori genovesi. Genova aveva conquistato i mari, fondato colonie e arricchito i forzieri delle banche cittadine (e poi prestato denaro a tutte le monarchie europee) grazie all’importazione di resine africane, zafferano, cannella, olii essenziali e piante officinali, ma anche the e caffè.
Una piccola ma significativa rivoluzione è quella vissuta negli ultimi decenni da via San Bernardo, che un tempo fu un antichissimo asse primario della “platea longa” e congiungeva il mercato di San Giorgio a Porta Soprana. Devi sapere che la strada, fino a qualche anno fa, era quasi un territorio di nessuno: la gente non ci passava, faceva il giro largo per evitare problemi. Oggi ti troverai di nuovo al centro di un mondo da scoprire : al venerdì e al sabato sera sarai immerso in una folla desiderosa di incontrarsi in piazzetta Salvago, magari fare un salto in una delle enoteche cult del centro storico o per sedersi in uno dei tanti locali della zona. Oggi ti appaiono più belli anche gli antichi palazzi medioevali, con i loro portali marmorei, i capitelli e le logge terrene murate.