Millesimo
Profuma di boschi e tartufi questo antico paese dell’Alta Valbormida, dove sui monumenti si può leggere la storia dal medioevo al ‘900
Amata da tanti buongustai e sede in settembre della festa nazionale del tartufo, Millesimo è terra di caccia degli esperti tartufai. Tutto intorno, colline boscose abbracciano il paese. Ma oltre a essere famoso per il prezioso tubero, Millesimo è anche un borgo antico con un bel centro storico dalla caratteristica forma triangolare.
Il castello e il palazzo dei Del Carretto sono il cuore della città. Partendo dal ponte della Gaietta, o “ponte vecchio”, potete compiere una panoramica passeggiata attraverso luoghi che ci narrano vicende medievali fino per arrivare quasi ai nostri giorni. Si passa davanti alla casa dove il marchese Enrico II del Carretto firmò nel 1206 l’atto di fondazione del borgo. Più avanti, vicino al castello, c’è il Museo Napoleonico. Proseguendo si arriva al monastero di Santo Stefano, acquistato dal marchese Enrico II del Carretto e donato nel 1216 alle monache dell’ordine cistercense di Santa Maria de Betton.
Accanto all’originale chiesa romanica, nel XV secolo fu aggiunto il chiostro con eleganti capitelli in pietra. Nel 1802 il monastero venne soppresso e da allora è proprietà privata. Durante i primi anni del ‘900, per volontà del proprietario, il marchese Carlo Centurione Scotto, i Coppedè ne curarono la ristrutturazione secondo i modelli del revival gotico-rinascimentale.
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