Le 10 meraviglie del Museo di Archeologia Ligure
Torna fruibile al pubblico, con un nuovo spettacolare allestimento, il Museo di Archeologia Ligure. Dalla Liguria preistorica a quella romana, il percorso racconta più di centomila anni con decine di reperti preziosissimi, scelti fra una collezione che conta 50mila oggetti. Il Museo è ospitato all’interno di Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli, un complesso celebre soprattutto per i suoi straordinari giardini romantici, eletti i più belli d’Italia nel 2017
1. L’orso delle caverne
Per nulla puccioso, questo enorme bestione dai denti affilatissimi abitava la Liguria centomila anni fa: nelle grotte di Toirano si conserva il più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa
2. Il Principe delle Arene Candide
Risalente al Paleolitico e ritrovato all’interno di una caverna di Finale Ligure, il Principe – così nominato per la ricchezza del suo corredo funebre, con ciondoli di zanne di mammut e corna di alce – è uno dei più straordinari e meglio conservati ritrovamenti dell’epoca
3. La ricostruzione della Necropoli delle Arene Candide
Una ventina di uomini, bambini, donne e giovani, di cui cinque esposti nel grande salone al primo piano del museo, compongono un antichissimo “cimitero” paleolitico che risale a 12-11.000 anni fa
4. La stele di Zignago
Proveniente dal borgo spezzino di Zignago, è una delle 54 steli risalenti all’età del rame che rientrano nel corpus delle “stele della Lunigiana”, poste a delimitare e proteggere pascoli e sentieri di questa terra di confine fra Liguria, Toscana ed Emilia
5. Tomba 30 della Necropoli di Genova
Nella centralissima via XX Settembre oggi centro dello shopping genovese, un tempo – quando ancora l’antica Roma era governata dai Sette Re – sorgeva la necropoli dei Liguri. Non potrai non ammirare la collana d’ambra proveniente dal Baltico e immaginarti lo straordinario e misterioso viaggio che deve aver fatto per arrivare ad essere sepolta sotto il MacDonald’s
6. Cerbero
Risalente all’età imperiale e rinvenuta nel centro di Genova, questa scultura conserva elementi celtico-liguri, romani ed etruschi, sottolineando una volta ancora il meltin-pot culturale che da sempre la Liguria con i suoi scambi commerciali rappresenta per l’Italia
7. La Tavola di Polcevera
È il più antico documento giuridicoriguardante i Liguri e Genova. Stabilisce una contesa di confini, indicando come nel 117 a.C. la zona di Serra Riccò fosse terra di vigneti – esattamente come oggi, 2.200 anni dopo: la più antica prova di vocazione vinicola al mondo
8. Livia
Questo ritratto dell’imperatrice moglie di Augusto ci racconta della potenza dell’antica Luni, in provincia della Spezia, così ricca e prospera che i barbari venuti dal mare la razziarono pensando che fosse Roma
9. Il Grande piatto della Collezione Odone
Non solo Liguria: siamo in Magna Grecia, in particolare in Puglia. Questo piatto però racconta altro: racconta la storia del Principe Odone di Savoia, figura straordinaria di collezionista, emarginato dalla casa reale per le sue deformità e la salute cagionevole. Morì a soli vent’anni lasciando una collezione straordinaria alla città cui rimase legato per sempre
10. Il Sarcofago di Pasherienaset
Non c’è Museo Archeologico senza una stanza dedicata all’antico Egitto: anche Genova ne ha una, frutto delle collezioni degli archeologi e degli appassionati dell’Ottocento e del Novecento. Se ti vuoi mettere a contare le perline che compongono la “corazza magica” protettiva, prendi il tuo tempo perché sono più di 13mila