Ventimiglia, l’antica Albintimilium
Una terra ai confini dell’Impero Romano, l’Antica Albintimilium, con il teatro romano e il museo archeologico tra i più prestigiosi della Liguria
C’era una volta una una strada voluta dall’Imperatore Augusto, di importanza cruciale perché collegava la Pianura del Nord al confine di Ventimiglia e così la Gallia con Roma. Si chiamava Via Julia Augusta e oggi, persa tra i boschi e i sentieri, è percorribile a tratti tra Albenga e Alassio, dove rimangono tracce del selciato antico, e nel finalese.
Lungo questa via crebbero molte città romane e Ventimiglia fu sicuramente la più influente tra queste. Fedele nei secoli a Roma, fu un centro di potere e grande sviluppo.
A Ventimiglia si ha possibilità di visitare il MAR Museo Civico Archeologico di Ventimiglia, istituito nel 1938 e intitolato a Girolamo Rossi, lo scopritore della città romana di Albintimilium che ha sede nel sabaudo Forte dell’Annunziata. Sviluppato su oltre 1.200 metri quadrati offre ai visitatori l’esposizione dei tesori dell’antica Albintimilium. I numerosi reperti archeologici esposti confermano la radicata romanizzazione e la ricchezza di Albintimilium, come i manufatti in vetro rinvenuti nella necropoli, tra cui spiccano un flacone da droghiere della fine del I sec. d.C, soffiato su stampo, impreziosito da una chimera e una coppa vitrea del III sec. d.C. con figura di ictiocentauro, uno dei tesori del Museo, raro esempio di vetro inciso.
A Levante, alle porte della città moderna, ci sono le imponenti rovine del Teatro Romano. Poteva accogliere duemila posti a sedere con un massimo di 5000 spettatori, che assistevano a spettacoli principalmente di commedie, danze e mimi.
