Lo Sciacchetrà in fondo al mar
Da esperimento nasce il primo vino dolce invecchiato sottacqua. Presto alle Cinque Terre ci sarà una cantina in fondo al mare
In Liguria si fa il vino in fondo al mar.
Sembra uno scherzo. Sulle prime non ci crederai: ma tra poco, quando ti capiterà di assaggiare lo Sciacchetrà dell’Azienda Agricola Possa di Riomaggiore dovrai ricrederti: è tutto vero. Lo Sciacchetrà dell’azienda agricola Possa è il primo vino dolce al mondo che sia stato affinato in fondo al mare.
Alla Possa stanno raccogliendo i frutti di un esperimento conclusosi di recente e perfettamente riuscito, qualcosa di innovativo, che si rifà a tecniche antiche reinterpretate con la tecnologia di oggi.
“L’esperimento – racconta Samuele Heydi Bonanini, titolare dell’Azienda Agricola Possa – è stato condotto con la collaborazione della Jamin, società che si occupa proprio di affinamento marino e di creare “vini marini”, in inglese “Underwater Wines”.
Ha riguardato 48 bottiglie dell’annata 2020. Il processo non è stato semplice: prima sono state necessarie analisi tecniche delle bottiglie in camera iperbarica per verificare la loro tenuta alla pressione e chimiche sul vino per verificarne le qualità. Poi, quando lo Sciacchetrà era pronto per l’“approfondimento” – nel senso pieno della parola- è stato imbottigliato e calato nei fondali davanti a Portofino, a 52 metri di profondità. Le bottiglie sono state inserite in cestoni divisi da reti e adagiate sul fondo del mare con un pontone previsto dalla Capitaneria di Porto e nel pieno rispetto delle norme ambientali e di sicurezza della navigazione”.
Cosa vi aspettavate?
“L’invecchiamento subacqueo non è una cosa nuova, è una tecnica già praticata nell’Antica Grecia, ma noi per la prima volta lo abbiamo provato su un vino dolce. In fondo al mare le condizioni di temperatura, luce e pressione costanti sono ideali per l’affinamento del vino. L’area di Portofino, il Parco con la salubrità delle sue acque e la ridotta presenza di natanti è risultata perfetta per questo scopo. Lo Sciacchetrà ha profumi fantastici da giovane, noi volevamo mantenerli assieme agli aromi maturati nel tempo”.
E cosa avete ottenuto?
“I risultati sono stati straordinari. Abbiamo avuto uno Sciacchetrà giovane, del 2020, con il sapore di uno invecchiato di 10 anni. Il vino conservato i profumi della gioventù e acquisito gli aromi della maturazione. Così è nato il primo vino dolce UNDERWATER italiano. Siamo orgogliosi di questo risultato. Per questo abbiamo ottenuto l’attestato “vino subacqueo” dalla UWW (Under Water Wines)”.
E ora? Che progetti avete?
“Stiamo per “approfondire” altre bottiglie, ben 800: metà di loro staranno in mare per 6 mesi, l’altra metà addirittura per un anno. Ma il vero sogno è quello di passare alla produzione e creare, proprio alle Cinque Terre, una vera cantina subacquea con la produzione e l’affinamento sottomarino di Sciacchetrà. Il vino invecchierà proprio di fronte alle colline dove vengono coltivati i vitigni che lo producono e dove è stato vendemmiato.”