L’Accessibility Room del CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia
Non finisce di stupire il CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia: ora una nuova Accessibility Room permetterà l’esperienza dell’arte contemporanea anche ai non vedenti
Il CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia nasce il 23 maggio 2004 per ospitare in una sede adeguata i considerevoli fondi artistici provenienti dalle edizioni del Premio del Golfo e dalle donazioni Cozzani e Battolini.
Oltre all’esposizione a rotazione delle raccolte permanenti si affiancano le grandi mostre che periodicamente occupano le sue sale: ricordiamo quelle dedicate a Jean Tinguely e Bruno Munari, Fausto Melotti, Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte, Concetto Pozzati, Enrico Baj, Giulio Turcato; le ricognizioni dedicate alla giovane produzione italiana e internazionale (svizzera, tedesca, cinese); l’approfondimento di correnti ed eventi del Novecento in collaborazione con altre realtà museali; le digressioni monografiche di grande rilievo.
La nuova Accessibility Room
Oggi il museo ospita una Accessibility Room un percorso che utilizza il tatto per avvicinare il visitatore all’opera, consentendo agli utenti l’esperienza di una visita nella quale le stesse opere d’arte forniscono direttamente le informazioni, permettendo la costruzione di un’immagine mentale. L’allestimento, che si struttura abbinando le opere originali a calchi o riproduzioni in 3D in scala al vero da toccare, non soddisfa più solo un criterio scientifico e estetico ma anche in qualche misura etico, poiché amplifica gli obiettivi di inclusione. Oltre all’accesso ai disabili motori, ora il Camec è aperto anche agli altri tipi di disabilità, visiva, uditiva e cognitiva ad esempio, che pregiudicano fortemente la fruizione artistica e richiedono interventi progettuali molto specifici, legati anche a una diversa organizzazione dell’offerta culturale.
