Triora e Rezzo, borghi di misteri e arte nel Parco Alpi Liguri
Il Parco delle Alpi Liguri ha mille scenari da scoprire, uno più bello dell’altro. I borghi sono la perfetta fusione tra l’opera dell’uomo e il corso della natura. Vieni a scoprire ad esempio Triora con i suoi misteri o Rezzo con la sua arte.
Le streghe di Triora
Filtri magici. Erbe malefiche. Pozioni, unguenti. A Triora esiste ancora oggi chi si cura con saperi antichi, fatti di parole segrete, ricette misteriose e riti tramandati da generazioni. Sono le “bagiue”: così si chiamano le streghe a Triora.
Ma più che a vecchie megere con scopa e bacchetta magica, dobbiamo pensare a guaritrici e donne esperte di erbe e rimedi popolari, una conoscenza antica che si trovò, a Triora come in altre regioni d’Italia e del mondo, in conflitto con il potere e la repressione della Controriforma.
Vale la pena perdersi tra i vicoli e tra i misteri dei luoghi evocati in quella tragica storia di fine ‘500, come la “Cabotina”, la casa delle streghe, o il “Lagudegnu” dove si riunivano i sabba, località capaci di far correre, ancora oggi, un brivido lungo la schiena…
Il Museo della Stregoneria custodisce documenti, cimeli e testimonianze. È aperto dal 1° ottobre al 31 marzo, tutti i giorni dalle 14.30 alle 18. Sabato, domenica e festivi anche al mattino dalle 10.30 alle 12. Per informazioni: tel. 0184.94477 info@museotriora.it
L’arte della montagna
Tutto da scoprire è l’altro volto della montagna, quello dell’arte: secoli di storia hanno lasciato su questi monti testimonianze importanti, dai reperti preistorici ai muretti a secco, dalle architetture delle chiese medievali e barocche a quelle dei ponti in pietra, ai bunker delle fortificazioni di frontiera.
Tra le opere più belle scoprirai portali scolpiti, dipinti e cicli di affreschi, un immaginario potente almeno quanto il cinema di oggi.
Gli autori della maggior parte di queste opere sono sconosciuti, come gli scalpellini di Cènova (XIV-XV secolo), visibili nel sito museale nel comune di Rezzo, oppure sono noti, come l‘arte di Giovanni Canavesio (XV secolo), che operò nella Chiesa di San Bernardino di Triora e nel maestoso polittico della Parrocchiale di Pigna.
Gli interni della Chiesa di San Bernardo a Pigna sono stati affrescati dal Canavesio nel 1482 e, come quelli di Notre Dame des Fontaines a La Brigue, rappresentano il Giudizio Universale e le scene della Passione di Cristo