Amaretti di Sassello

Info:

Difficoltà: facile

Preparazione: 15 minuti a 180° gradi

Dosi per: 4 persone

Costo: basso

Allergeni:

Si invita a verificare la presenza di allergeni tra gli ingredienti della ricetta

Diffuso e amato in tutta la Liguria, l’Amaretti di Sassello, classico biscotto morbido dall’inconfondibile gusto dolce-amaro delle mandorle, ha conquistato tutti. Resistere alla sua bontà è impossibile.

Biscotto secco di pasta di mandorle, di consistenza morbida, dalla forma tendenzialmente rotonda e leggermente piatto Diffuso e amato in tutta la Liguria, questo classico biscotto morbido dall’inconfondibile gusto dolce-amaro delle mandorle, da cui il nome, è originario del basso Piemonte ma anche sulle alture di Savona ha trovato abili mani che lo hanno reso famoso. A Sassello la produzione degli amaretti ebbe origine nell’800 e da allora la ricetta è rimasta immutata.
Il dolcetto viene festeggiato nella sagra omonima ogni mese di luglio.

Nell’Ottocento i contadini del Savonese amavano piantare, nelle vicinanze delle loro case, alberi di mandorli, godendosi, in primavera, lo spettacolo della fioritura e, in autunno, la raccolta dei frutti. Quando si pose il problema dell’utilizzo inventarono l’amaretto.

Ricetta

Ingredienti:
150 gr. di mandorle tritate, 240 gr. di zucchero a velo, 110 g di zucchero semolato, 4 albumi d’uovo, mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia.

Preparazione
Frullate per un minuto le mandorle, aggiungete lo zucchero a velo e frullate per altri due minuti. Setacciate il composto raccogliendo il ricavato in una ciotola. Montate gli albumi a neve ben soda e aggiungete gradualmente lo zucchero semolato. Unite la vaniglia mescolando bene, poi le mandorle tritate poche alla volta. Mettete il composto o una parte di questo in una tasca da pasticciere (bocchetta liscia larga un centimetro) e su un foglio di carta da forno disegnate tanti circoletti di pasta di circa 2,5 centimetri, distanti l’uno dall’altro 1,5 centimetri. Fateli riposare un quarto d’ora. Cuocete gli amaretti in forno caldo a 180° per circa un quarto d’ora o fino a quando si presentano gonfi e leggermente coloriti.