Il pandolce genovese
Info:
Difficoltà: medio facile
Preparazione: 1 ora
Cottura: 50 minuti a 180°
Dosi per: 4 persone
Costo: basso
Allergeni:
Si invita a verificare la presenza di allergeni tra gli ingredienti della ricetta
Il pandolce genovese è il dolce principe della cucina ligure. Non può mancare per concludere in dolcezza pranzi e cene del periodo natalizio. Ha forma circolare con un diametro tra i 25 e 30 cm, uno spessore dai 10 ai 15 cm e viene farcito di pinoli, uvetta, canditi e pezzetti, finocchietto, pistacchi frantumati. Ne esistono due versioni: basso e alto. Quello alto ha una consistenza soffice poiché è un prodotto lievitato fatto con lievito di birra o lievito madre. Quello basso è una sorta di pasta frolla arricchita con uvetta, canditi e pinoli. La tradizione di arrichire il pane con lo zibibbo (uvetta o uva passita) è antichissima, risale all’epoca degli Egizi. Gli ingredienti mostrano in generale origini nel mondo arabo, per questo possiamo pensare che probabilmente i mercanti genovesi li hanno conosciuti durante i loro viaggi, per poi arrichirli con ulteriori aromi una volta rientrati a casa.
Ci sono storie che narrano che ogni massaia conservava gelosamente la sua ricetta più o meno segreta, e in tutte spiccava la notevole abbondanza di ingredienti ricercati e preziosi. La preparazione di questo dolce era frutto di cura e amore e c’era addirittura chi, per garantire un’ottima lievitazione, lo portasse a letto e lo ponesse accanto.
Voglia di preparare un pandolce genovese? Iniziate facendo ammollare l’uvetta in acqua tiepida per 15 minuti: trascorso questo tempo asciugatela con carta assorbente. Aggiungetela in una ciotola e unite i pinoli, i canditi e i semi di finocchio. Fate sciogliere il burro a bagno maria e lasciatelo intiepidire, mentre da parte mescolate il latte, il marsala. Versate nella planetaria il burro ammorbito, lo zucchero, l’uovo, la miscela a base di latte e scorza di limone e la farina setacciata: lavorate il tutto fino a ottenere un impasto omogeneo. Ora aggiungente il mix con uvetta, pinoli, canditi e semi di finocchio. Togliete l’impasto dalla planetaria e lavoratelo su una spianatoia infarinata facendo delle pieghe con le mani. Preriscaldate il forno, infornate il pandolce e cuocetelo finchè diventa bello dorato in superficie