Trekking e disabilità
Sempre più persone con disabilità desiderano e chiedono di poter praticare le attività all’aria aperta, dando vita ad un fenomeno sempre più evidente che è il turismo accessibile con escursionismo adattato. La Liguria offre molte possibilità per abbinare trekking e disabilità. Il Cai ha redatto un elenco di venti percorsi adattati, cinque per ciascuna delle quattro provincie che possono essere facilmente controllati a questo link.
Il perché di una scelta
L’attività escursionistica permette all’individuo e al gruppo di stabilire un autentico contatto con la natura conferendo, ai già innegabili benefici psicofisici dell’attività sportiva, un valore aggiunto, perché facilita l’introduzione di modelli comportamentali positivi, come la socializzazione, l’assunzione e l’esercizio della responsabilità individuale.
Trekking e disabilità, l’escursionismo adattato
Si tratta dell’applicazione dei principi della montagnaterapia al turismo, attrezzando sentieri già esistenti e costituendo una rete di accoglienza del disabile. Fondamentale per l’escursionismo adattato è, inoltre, predisporre il catasto nazionale dei sentieri accessibili a tutti. L’idea di un escursionismo inclusivo sociale nasce in seno al CAI Gruppo Regionale Liguria poco prima dello scoppio della pandemia.
Il progetto
Si incentra sulla proposta di un’attività escursionistica finalizzata a stimolare e rafforzare comportamenti e a superare lo stigma di utenti con disabilità. Il CAI ha aperto un dialogo con i Servizi di Salute Mentale, per proporre agli utenti in carico una esperienza diversa. Nel caso dei pazienti psichiatrici si è privilegiato il modello della montagnaterapia, mentre per gli utenti con difficoltà motorie o visive si è preferito il modello dell’escursionismo adattato, grazie alla dotazione di ausili da fuoristrada (per esempio joëlette), che permettono tale tipo di attività, e alla predisposizione di specifici percorsi per ipo-non vedenti.
Trekking e disabilità, l’indice dei percorsi
A Imperia:
– Colle Melosa – bivio ex caserme per Cima di Marta
– Anello alle pendici del Monte Faudo
– da Castellaro a Lingueglietta
– dal Passo Teglia al Passo della Mezzaluna
– da Gola di Gouta al Colle Scarassan.
A Savona:
– la Via Julia Augusta da Albenga ad Alassio
– la Val Ponci con i Ponti romani del Finalese
– dal Colle del Melogno al Giogo di Giustenice,
– l’anello della Foresta Demaniale della Deiva
– da Prariondo al Bric Resunou.
In zona Genova:
– l’ex Guidovia della Guardia
– la Strada dell’Acqua nel Parco delle Mura
– il Monte Caucaso da Barbagelata
– dal Lago delle Lame al Passo delle Lame
– il Santuario Nostra Signora di Montallegro.
Alla Spezia e dintorni:
– anello del Tavarone
– dal Passo di Cento Croci al Passo della Cappelletta
– la “Strada dei Tedeschi” in Val di Vara
– il Santuario di Montenero
– l’anello di Castelnuovo Magra.