La Cucina Bianca, sapori brigaschi
Nella terra brigasca, una zona rimasta incastrata dall’ambiente e dalla storia tra Liguria, Francia e Piemonte è da secoli praticato un particolare regime alimentare nato dall’antica cultura agropastorale e basato su ingradienti disponibili a 1000 metri d’altitudine: patate, porri, aglio, uova, rape, erbe, cicerchie, latte (caprino e di pecora brigasca) e carni bianche di coniglio e pollo. E’ la Cucina Bianca, così chiamata per il suo colore prevalente, vista la totale assenza del rosso del pomodoro.
Oggi la Cucina Bianca è itinerario enogastronomico lungo i sapori della transumanza, che attraversa la civiltà delle malghe delle Alpi Marittime e ha le sue capitali in Liguria a Mendatica e a Montegrosso Pian Latte. Si sviluppa tra Liguria e Piemonte e collega i comuni liguri di Cosio d’Arroscia, Pornassio, Triora, con un naturale completamento in La Brigue – nel Dipartimento delle Alpi Marittime francesi – ed in Briga Alta – che si trova in Provincia di Cuneo.
Nella Cucina Bianca ci sono ricette e prodotti unici come i sugeli (gnocchi della tradizione), le raviore (tortelloni alle erbe), il bruss (formaggio a base di ricotta fermentata). Molto particolari gli streppa e caccia là tocchi di impasto d’acqua e farina, strappatati e appiattiti con le dita per poi essere gettati nell’acqua bollente in cui stanno cuocendo foglie di cavolo e altre erbe spontanee, rape e patate.