Genova Jeans Week
Dall’1 al 6 ottobre la città si anima con Genova Jeans Week. Mostre, moda, artigianato, installazioni artistiche, musica e workshop
Fin dalla metà del XVI secolo si produceva a Genova un fustagno in cotone molto resistente, per lo più tinto con l’indaco che giungeva dall’Oriente. Veniva imbarcato sulle navi che facevano rotta verso l’Inghilterra. Qui, sugli imballaggi veniva scritta la città di provenienza: l’inglese “Jeanes”, “Jeane”, “Jean” diventa così “Jeans”. Oggi la città rende omaggio alla sua storia e si apre per una settimana indimenticabile, curata da Anna Orlando
Genova Jeans Week, i numeri
Saranno ben 13 le mostre di arte e storia, in altrettante location: “Alle radici del jeans” e “Iconic Jeans” in via Balbi 4 Biblioteca Universitaria, “Porto i pantaloni” al Mei della Commenda, “Blu Janua. L’arte della cianotipia” a Palazzo Grillo in piazza delle Vigne, “ArteJeans. Jeans Loci” e “I teli della Passione” al Museo Diocesano, “Garibaldi in Jeans” di Ian Berry e “I jeans dei Garibaldini” al Museo del Risorgimento di via Lomellini, “Tra due Blu” e “Poseidon” di Alex Vinotto alla Galleria Massone in vico superiore di Pellicceria, “Jeans e Medioevo” in via Prè, “Jeans in Copertina” in via del Campo e “Pianeta e mensale in Jeans” di Simon Clavière-Schiele alla chiesa di San Luca. Insomma, tante occasioni anche per scoprire lo scrigno della città antica
Expo Moda Artigianato
Tanti gli appuntamenti Expo. “The Jeans Backstage. Oltre i tuoi blue-jeans” dal 4 al 6 ottobre all’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Hub CNA con Expo artigiani e aziende del mondo della moda domenica 6 ottobre in via Balbi, Hub Confartigianato a Palazzo Imperiale di Campetto. E poi installazioni artistiche in via Prè, vico Dora, via Luccoli e via di Scurreria. Altre istallazioni nei Palazzi dei Rolli: ben 8.
Blu di Genova
Quando, nel giugno 2001, gli studiosi hanno aperto le casse vecchie di 5 secoli sono rimasti stupefatti: metri e metri di tela blu erano piegati con cura, così come un ignoto custode aveva fatto agli albori del Cinquecento: custode e forse artista di un vero e proprio tesoro in jeans. Si, un tesoro in tela grezza e scura, prezioso carico tra sacro e profano ora visibile al Museo Diocesano di Genova di Via Tommaso Reggio. La trama di jeans esposti è ancora intatta, così come i laccetti, anch’essi in jeans, che ne sostenevano il peso. Le scene dipinte, riproduzioni fedeli delle miniature di Albrecht Durer riportano episodi della Passione di Cristo narrati con sorprendente rigore.