I Jeans e il Mei
Dal 12 al 30 settembre al Museo dell’Emigrazione di Genova, la mostra “Porto” dedicata al rapporto dal Jeans e il Mei
Un viaggio tra i luoghi, le merci e gli uomini protagonisti dello scalo genovese: un evento che inizia il countdown che porterà al grande evento del Comune di Genova dedicato al jeans, che, lo ricordiamo, deve il nome a Genova
La storia di Genova, la storia dei Jeans
La mostra ospitata al Mei racconta come la storia di Genova e del suo porto si intrecci con quella del jeans. Lo scalo genovese è stato fin dal Medioevo il crocevia commerciale del cotone e del pigmento indaco, materie prime fondamentali per la nascita del robusto ed economico fustagno genovese. Tinto di blu e imbarcato a Genova, sarà poi prodotto in tutto il mondo per essere confezionato. E diventare il pantalone più popolare di sempre, nonché il capo da lavoro per eccellenza.
Un percorso tra foto e interazione per i Jeans e il Mei
Curata da Agnese Schena e Lorenzo Vivarelli del Centro DocSAI, si sviluppa in un percorso fotografico digitale e interattivo tra i luoghi. Tranti i protagonisti del porto, motore storico e cuore nevralgico della città. Attraverso l’esplorazione di vedute panoramiche dalla seconda metà dell’’800 agli anni Sessanta del ‘900, il visitatore intraprenderà un viaggio nel tempo. Approfondendo in autonomia, con il supporto di monitor touch-screen e video multimediali, diversi punti di interesse alla ricerca di una Genova che non c’è più.
Dalla Lanterna alla Darsena
Attraverso i luoghi più iconici della città e il volto dei “camalli” intenti a scaricare le balle di cotone, si scopriranno i grandi cambiamenti che hanno coinvolto l’intera città. I totem touch screen interattivi consentiranno ai visitatori la navigazione autonoma delle immagini organizzate, in modo semplice ed intuitivo, su una serie di menu tematici e una videoproiezione a muro mostrerà in loop una selezione di fotografie con il relativo commento.