La riscoperta del capolavoro
Anche il Museo Diocesano di Genova ha ricevuto un dono inaspettato: la riscoperta di un capolavoro di Matthias Stom, proveniente dal Convento della Visitazione di Genova
Una grande tela fiamminga
È stato riconosciuto da Giacomo Montanari, storico dell’arte e docente presso l’Università di Genova come un’opera del grande pittore Matthias Stom (Amersfoort, 1600 circa – dopo il 1650), rappresentante la “Nascita di Gesù Cristo”. Il dipinto, per decenni appeso nel corridoio dell’Istituto dei Beni Culturali dei Minori (Piazza Ferreira, Genova) giaceva anonimo e senza un’attribuzione che potesse restituirgli una paternità pittorica definita. La sua qualità però è tale da aver permesso un suo riconoscimento e l’assegnazione al catalogo dell’artista fiammingo, individuando una collocazione cronologica – tra il 1642 e la prima metà degli anni cinquanta del Seicento – e la provenienza dalla collezione del conte di Mazzarino e principe di Butera Giuseppe Branciforte Barresi e Santapau.
La riscoperta del capolavoro in mostra
L’opera, a dispetto delle cattive condizioni conservative, mantiene una qualità assai elevata: ne è un emblematico esempio l’anziano pastore in primo piano, colto di spalle, cui la luce divina del Bimbo strappa dall’ombra una sottile porzione del volto. La mostra sarà visitabile fino a lunedì 3 febbraio. All’interno di uno splendido chiostro, nel Museo sono esposti reperti archeologici, importanti gruppi scultorei, argenti, tessuti antichi, luminosi fondi oro tra cui il Polittico di S. Bartolomeo di Barnaba da Modena (sec. XIV), e pale d’altare che rievocano l’alto livello qualitativo della pittura a Genova tra Cinquecento e Settecento (Perin del Vaga, Luca Cambiaso, Domenico Fiasella e Gregorio De Ferrari). Museo Diocesano