Nuovo allestimento al CAMeC della Spezia
Una nuova esperienza museale con un ri-allestimento della collezione permanente al CAMeC, museo d’arte contemporanea della Spezia
Un museo d’arte contemporanea è un luogo per capire il presente e metterlo in confronto con il passato: il CAMeC (Centro d’Arte Moderna e Contemporanea) della Spezia ci riesce perfettamente.
Dal 6 ottobre ha un nuovo allestimento, curato da Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max Planck Institut e membro dell’Accademia delle Scienze e delle Lettere di Berlin-Brandenburg, supera il concetto tradizionale di museo. Le opere sono organizzate per temi: corpo e performance, architettura, ecologia e paesaggio, Pop Art e Arte Narrativa, anni Ottanta.
Il nuovo allestimento
Visibile al piano terra e piano I della struttura di Piazza Cesare Battisti 1, espone più di 200 opere alcune poco o mai esposte, recuperate dai magazzini del museo.
Un flusso narrativo unico, durante la visita ti potrà accadere di assistere ad una performance di Marina Abramocic documentata foto per foto, metterti davanti alla TV a lume di candela di Nam June Paik, “toccare” la materia dell’arte di Burri, vedere schizzi surreali di Max Ernst o andare oltre la tela in un’opera di Fontana. Oppure attraversare il novecento con Lichtenstein, Baj o Kiefer.
Nella sala dedicata al Premio del Golfo, creato nel 1933 e che per anni ha raccolto le idee e le tendenze più innovative nell’arte contemporanea troverai opere di Accardi, Birolli o Vedova. La programmazione delle mostre temporanee ripartirà da aprile 2025.
Il CAMeC
Nato nel 1988 dal recupero di un’edificio dell’Arsenale Militare Marittimo trasformato in museo d’arte con un ambizioso progetto di ristrutturazione e ampliamento, firmato dall’architetto Chiara Bramanti.
Fu inaugurato a maggio 2004 e divenne immediatamente un centro culturale di primaria importanza per La Spezia e per tutta la Liguria. Si articola su tre piani espositivi, che ospitano, nella collezione permanente, opere d’arte contemporanea derivanti dalle donazioni di importanti mecenati come Cozzani e Bartolini, oltre a opere selezionate dal prestigioso Premio del Golfo, una delle competizioni artistiche più antiche d’Italia.