Processo Galileo al Teatro Civico della Spezia
Martedì 17 gennaio, alle 20.45 in scena un dramma che indaga sulla scienza di ieri e di oggi
Tre parti, un prologo, una storia e un futuro. Tre sezioni per raccontare una vicenda, quella dell’abiura, che dovette subire Galileo Galilei, per via delle sue idee rivoluzionarie, ma che approda ad altro, alla scienza oggi. È lo spettacolo in scena al Teatro Civico della Spezia martedì 17 gennaio, alle 20.45.
La drammaturgia, scritta da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi in collaborazione con la Simona Gonella e diretta da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici, indaga su una questione scientifica alle porte della nostra contemporaneità, il processo subito dal fondatore della scienza contemporanea, Galileo Galiei, tema importante, che affascinò anche grandi autori, come Bertold Brecht.
C’è un prologo, ambientato nel passato storico in cui avviene l’abiura: le parole del processo a Galileo del 1633, con i suoi personaggi e il suo linguaggio, un presente, nel quale una giovane donna, madre e intellettuale, è chiamata a raccontare per una rivista divulgativa il nuovo paradigma che la scienza sta ponendo oggi; un futuro, nel quale ogni realismo si sgretola e i personaggi diventano le voci di un’invettiva contro un Galileo che non è più visto come solo l’imputato di un tribunale ecclesiastico, ma come il portavoce di un processo storico e culturale.
Uno spettacolo tutto da godere, sulla scienza che pone domande e fa riflettere.