Cinque dolci liguri per il Carnevale
Le tappe
Le bugieFrittelle di mele del Borgo Coscia (Alassio)
Latte fritto
Le Castagnole di Ventimiglia
Sciumette
Le bugie
Carnevale ogni scherzo vale! Soprattutto se ci sono le dolci bugie: classiche o farcite alla marmellata o cioccolata sono una ghiottoneria unica di questa festa.
Preparate con semplici ingredienti come uova, farina e burro le bugie sono il dolce per antonomasia del Carnevale. Croccanti ma friabili, sottili e ricoperte di zucchero a velo, le bugie non possono mancare tra i coriandoli, stelle filanti, maschere e scherzi. Le bugie sono striscioline di pasta preparata con farina, uova, zucchero, vanillina, buccia di limone, tagliate a forma di rombo o rettangolare e fritte e cosparse di zucchero a velo. Oggi sono cotte anche al forno.
Frittelle di mele del Borgo Coscia (Alassio)
Le frittelle di mele sono un dolce tipico del Borgo di Coscia (Alassio). Si possono degustare ogni anno in occasione della grande festa del borgo che celebra la vittoria degli abitanti sui pirati saraceni del 1500. E per Carnevale sono ottime per festeggiare anche i piaceri del palato.
Ricetta fornita dal Comune di Alassio:
Le frittelle di mele sono un dolce tipico del Borgo di Coscia (Alassio). Si possono degustare ogni anno in occasione della grande festa del borgo che celebra la vittoria degli abitanti sui pirati saraceni del 1500. Mele tagliate a rondelle, senza torsolo; per la Pastella: farina, latte, acqua, uova, pane degli angeli (lievito), Maraschino (poco), Curcuma (un pizzico) spolverata di zucchero (a fine cottura)
Latte fritto
Una ricetta semplicissima, un’autentica armonia di gusto, eleganza e dolcezza. Tipico dessert genovese si presta ad essere servito come dolce in più occasioni oltre a corredo del famoso fritto all’italiana. Nato dalla tradizione povera della gastronomia genovese è oggi un dolce annoverato nella pasticceria italiana.
Ricetta:
Una ricetta semplicissima, un’autentica armonia di gusto, eleganza e dolcezza. Tipico dessert natalizio si presta ad essere servito come dolce in più occasioni oltre a corredo del famoso fritto all’italiana. Nato dalla tradizione povera della gastronomia genovese è oggi un dolce annoverato nella pasticceria italiana.
Ingredienti:
Un litro di latte, 150 grammi di farina, 150 grammi di zucchero, 6 uova, un limone, 100 grammi di pangrattato, olio per friggere
Preparazione:
Fate bollire il latte dopo avervi stemperato la farina passata al setaccio. Unite lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e quattro uova sbattute, fate cuocere sempre mescolando in modo che non si formino grumi, fino a ottenere una crema piuttosto densa e consistente. Stendetela a uno spessore di un centimetro su un piano di marmo o su un piatto molto largo unto d'olio e fatela raffreddare. Ritagliate la crema a rombi, passateli nelle due uova rimaste, sbattute, quindi nel pangrattato e friggeteli nell'olio bollente. Scolateli su carta assorbente e servite subito.
È una ricetta famigliare, squisita, oggi un po' dimenticata. Necessita di un tempo di preparazione di 10 minuti più 15 minuti per la cottura.
Le castagnole di Ventimiglia
Tipico dolce di Ventimiglia, unico nel suo genere e diffuso già alla fine del 1700, dalla forma di una castagna, delle dimensioni di qualche centimetro, e dal gusto speziato.
Ingredienti (per circa 30 dolci): 300 g di farina del tipo 00, 200 g di zucchero, 100 g di cacao amaro in polvere e cioccolato fondente (in percentuale a piacere), 3 tazzine di caffè liquido, 1 cucchiaino di cannella, 1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati, una punta di sale fino, 1 cucchiaino di lievito in polvere, 1 bicchiere di caffè freddo, olio extravergine di oliva per ungere la teglia, acqua di fior d'arancio e zucchero per la glassa.
Preparazione: versare sulla spianatoia la farina, lo zucchero, il cacao amaro, il caffè (dove è stato fatto sciogliere il cioccolato fondente), la cannella, i chiodi di garofano, il sale e il lievito. Impastare il tutto amalgamando bene gli ingredienti e lasciare riposare per 10 minuti. Dall'impasto staccare delle palline, delle dimensioni di una castagna, irrorarle di acqua di fior d'arancio e immergere la punta nello zucchero. Ungere quindi una teglia con l'olio e disporvi i dolcetti, ben distanziati. Cuocere in forno preriscaldato a 180°-200° per 10-15 minuti. Le castagnole si possono consumare una volta raffreddate, devono rimanere morbide e possono essere conservate 7/8 giorni in barattolo di vetro con coperchio.
Sciumette
Dolce leggero, dal colore bianco crema, a base di bianco d'uovo. Tipiche del periodo del carnevale, furono talmente apprezzate da essere diffuse tutto l'anno sino a quando l'uso si perse a vantaggio (svantaggio) di altri dolci più elaborati. I genovesi sono rimasti legati a questo dolce e ne rimpiangono il gusto delicato e l'inconfondibile leggerezza. Ora sono patrimonio di rari cultori dei dolci della tradizione.
Ricetta
Ingredienti
1250 ml di latte, 4 uova, 20 g di farina, 100 g di zucchero, 1 manciata di pistacchi pelati, cannella, zucchero a velo, vaniglia in polvere (facoltativo).
Preparazione
Ponete un litro di latte a bollire. Nel frattempo separate il tuorlo dall'albume e montatelo a neve unendovi due cucchiai di zucchero semolato e la vaniglia. Versate con un cucchiaio l'albume montato nel latte caldo, posto sul fuoco. Subito le uova rapprenderanno, diventando come fiocchi di cotone. Fartele cuocere per pochi istanti avendo l'accortezza di girarle delicatamente. Usate la schiumarola per scolarle e porle nel setaccio. Togliete il latte dal fuoco ed unite lo zucchero, poi la farina e mescolate bene. Lasciate raffreddare quanto ottenuto; intanto pestate i pistacchi e metteteli a bollire nel latte rimasto. Quindi passarli al colino.
Al latte, allo zucchero e alla farina già incorporati unite i tuorli sbattuti e i pistacchi. Riponete sul fuoco senza raggiungere la bollitura. Mescolate sino ad ottenere una crema che andrà versata sulle sciumette. Infine cospargerle di cannella e zucchero a velo.
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