Manarola, Volastra e Corniglia

Il primo weekend di aprile sono andata alla scoperta delle Cinque Terre con alcuni amici. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, un riconoscimento davvero meritato per questa terra meravigliosa. La mattina presto un bel sole caldo ci ha scaldato il cuore, due passi in giro per Manarola e imbocchiamo il sentiero che sale verso la collina, la stessa del meraviglioso presepe che si illumina a Natale. Scatto tante belle foto, l’occasione è di quelle da non farsi scappare. Il paesaggio è quello tipico delle Cinque Terre: splendidi terrazzamenti sul mare che rendono unico ed indimenticabile il panorama. Finalmente sperimento anch’io cosa si prova a fare trekking fra i vigneti e lungo i sentieri delle colline che guardano il mare, tra l’euphorbia gialla in piena fioritura.

Saliamo chiacchierando lungo i sentieri che passano fra le fasce ed arriviamo sulla collina del Corniolo, ci fermiamo alla Cantina Sociale delle Cinque. Ci parlano del vino delle Cinque Terre, dello Sciacchetrà e della fatica che si fa per tenere in ordine i terrazzamenti. Un territorio fragile, che necessita di cure e di tanto amore per mantenere la sua bellezza. Proseguiamo il cammino e arriviamo al Groppo di Volastra: che spettacolo essere quassù. Camminando e chiacchierando scorgiamo da lontano da una parte Manarola e dall’altra Corniglia, che sembrano due splendidi presepi colorati abbarbicati sulle colline; il blu del mare fa da sfondo: è davvero un paesaggio meraviglioso. Proseguo il cammino verso Corniglia, le mie fatiche lungo il cammino vengono ripagate all’arrivo a Corniglia, il borgo meno marino delle Cinque Terre, quello più arroccato ma altrettanto meravigliosamente bello. Le Cinque Terre sono davvero fantastiche, adesso capisco davvero perché sono patrimonio mondiale dell’umanità.