Triora e Molini di Triora in Valle Argentina.
Triora è famosa per le vicende di alcune povere malcapitate; a quei tempi, si parla del tardo ‘500, la popolazione dipendeva fortemente dai cicli naturali delle stagioni. Se qualcosa andava storto, estati troppo calde o primavere troppo piovose o altro, la crescita del seminato poteva essere compromessa, rovinando il raccolto annuale.
Nell’anno 1587 una serie di eventi sfortunati hanno portato alla carestia la popolazione di Triora. Qualcuno ha additato di stregoneria qualche donna che frequentava una zona esterna al paese chiamata la Cabotina; erano donne sole, mai state mogli, oppure vedove. Qualcuno iniziò a sostenere che loro avessero provocato la carestia! Streghe e concubine del demonio! Alcune di queste furono processate in un tribunale genovese e costrette a confessare l’impossibile o a muovere accusa verso altri concittadini. L’eco di quest’evento fu tale da richiedere l’attenzione da parte di altre autorità, religiose e civili.
Il mondo legato alla stregoneria o alle tradizioni popolari magiche evoca in noi, moderni viaggiatori, una sapienza forse perduta, dà l’idea di un’intima sinergia con la natura che secoli di scienza e dogmatica fede hanno obliato.
Andiamo alla riscoperta di antiche tradizioni, di stregoneria, di miti popolari per ricordarci di un passato a contatto con la natura e con i suoi misteri che è durato millenni.
La popolazione di Triora ha eretto qualche anno fa un monumento alla strega sorridente e ha recuperato storia e tradizioni in un museo etnografico e della stregoneria situato proprio all’ingresso del meraviglioso centro storico di Triora.
Molini di Triora e Triora, situati lungo la strada statale 548 della Valle Argentina, si raggiungono uscendo dall’autostrada A10 ad Arma di Taggia. Triora emana un fascino legato ad un costruire che si perde nei millenni. “La chiesa di N.S. Assunta ha un’origine remota e sorge su un Fanum Pagano” riporta una targa affissa alle sue mura. La sua fama maggiore proviene dai tragici eventi di fine ‘500, quando le preoccupazioni della popolazione legate ad una grave carestia furono scaricate su alcune donne del luogo, accusate di stregoneria e di malefici contro il paese. Negli anni 2000 le genti del comune, con un gesto simbolico, hanno voluto riabilitare le malcapitate organizzando un convegno storico ed erigendo una statua alla strega sorridente, posta all’ingresso del borgo. Anche la storia di Molini di Triora si riferisce al Medioevo: la sua urbanistica è tutta legata all’acqua. Fontane, abbeveratoi, ponti, mulini, sorgenti e pozzi, beodi e canali costellano tutto il borgo.