Biodiversità e lotta al cambiamento climatico
Cinque Terre, Genova e dintorni, Golfo dei Poeti, Portofino e il Tigullio, Riviera dei Fiori, Riviera delle Palme
Sei luoghi liguri in cui trionfa la biodiversità e la lotta al cambiamento climatico in Liguria
Le attività umane stanno causando tassi di perdita della biodiversità senza precedenti e gli effetti del cambiamento climatico stanno ulteriormente aggravando questo declino. Ma la Liguria, stretta tra il mare e i monti, ha imparato come mitigarne gli effetti e mantenere le sue uniche e straordinarie caratteristiche. Ecco sei luoghi in cui questo avviene!
Le tappe
Le praterie di PosidoniaGli uccelli migratori al Parco Beigua
L'isola di Bergeggi
Api e biodiversità nel parco Aveto
Gli Alberi Monumentali
I Muretti a secco delle Cinque Terre
Le praterie di Posidonia
La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo, che costituisce vere e proprie foreste sottomarine fondamentali per l'equilibrio dell'ecosistema marino costiero ed è anche eccellente nell’assorbimento di grandi quantità di CO2 atmosferico e marino, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico e contrastare l'acidificazione dei mari oltre ad essere fondamentale nel mantenere la biodiversità marina. Il mare della Liguria, ricco di posidonia, può dare un contributo importante e quindi sono nati molti progetti di riforestazione. Il progetto “BRAIN (Blue Restoration) - Le praterie sommerse di Laigueglia” opererà nel mare davanti al borgo fino al 2027 per riforestare la prateria di Posidonia oceanica, utilizzando una tecnica mai applicata in Liguria, monitorando gli sviluppi dell’azione subacquea e diffondendo nuova consapevolezza sul mare e la sua importanza per la vita umana tra cittadini e turisti. Saranno riforestati 200 metri quadri di prateria attraverso la posa di “gabbie” metalliche che contengono rocce calcaree di diverse dimensioni, tra le quali saranno posizionate talee di Posidonia oceanica. Il progetto è realizzato da Reef Check Italia, con il Comune di Laigueglia, l'Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente ed ERI (European Research Institute).
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La meraviglia degli uccelli migratori al Parco Beigua
Paradiso della biodiversità, il Parco Beigua è interessato a fine inverno dal passaggio dei molti uccelli migratori. Tra febbraio e marzo, sulla Liguria volano centinaia, migliaia di gru dirette a nord, guidate dall’istinto, dalla straordinaria bussola innata dei migratori. Il fenomeno negli ultimi anni è in aumento, la zona in cui è più facile vederle è la Liguria occidentale, soprattutto tra il Monte Beigua e il passo del Turchino. Domenica 16 marzo invece sarà il Biancone day 2025, una giornata dedicata all’osservazione del passaggio dei grandi rapaci migratori nei cieli del Beigua: Bianconi, Falchi pecchiaioli, Nibbi, Falchi di palude, Aquile minori e molti altri uccelli.
L'isola di Bergeggi
Poco lontana dalla costa e dall’Aurelia, la piccola Isola di Bergeggi, è un cono di calcare in mezzo al mare che raggiunge i 53 metri di altitudine. Anni fa era collegata a terra, ma poi l’erosione e l’azione del mare l’hanno condannata (o salvata) ad uno splendido isolamento.
L’uomo la abbandonò molti anni fa, ma se ne trova ancora qualche traccia: i resti del monastero fatto costruire dal vescovo di Savona nel 992 d.C. per venerare S. Eugenio, vescovo di Cartagine, che sull’isola si confinò per salvarsi dai Vandali. Ci sono poi le rovine della colonia di deportazione che i genovesi vi insediarono nel 1385. Ma da allora, l’isola è rimasta praticamente tale. E sopra ci è cresciuto il tesoro: una natura incredibile, una zona ricca di biodiversità unica nel Mediterraneo.
Nel mare tra Noli e Bergeggi c’è una importante prateria di Posidonia oceanica, estesa per circa 83 ettari fino all’isola recentemente riforestata da Università di Genova e Yacht Club Italiano, in occasione della Rolex Giraglia 2024. Ma in quei fondali si trovano anche alghe come la Cymodocea nodosa e la Cystoseira, spie di un ambiente in salute, per non parlare delle grandi colonie di corallo, (dei 117 tipi censiti in Italia, ben 54 sono di Bergeggi) delle gorgonie, degli anemoni e di una fauna ittica incredibile, (come dimenticare il famoso “gambero meccanico di Bergeggi?) che regala attimi indimenticabili a subacquei, nuotatori in acque libere e snorkeler. L’incredibile trasparenza delle acque attira anche i kayak e SUP (Stand Up Padle) da tutta Europa.
Api e biodiversità nel parco Aveto
Il Parco dell'Aveto è un mosaico di ambienti e biodiversità: prati, pascoli, aree create e mantenute grazie a una millenaria attività zootecnica che sono anche importanti ambienti produttivi per le api. Proprio questi ambienti e le attività umane che li mantengono sono valorizzati e promossi dal progetto Interreg #CamBioVIA, a cui partecipa anche il Parco dell'Aveto.
Sono ambienti belli da visitare con facili per il trekking, come il Sentiero Natura del Laghetto del Bocco, alla scoperta di flora e fauna delle zone umide del Parco o la splendida foresta del Monte Zatta.
Nella zona, sono molti i produttori di miele che offrono esperienze per conoscere il mondo delle api e come viene prodotto il miele, oltre ad offrire prodotti di qualità eccezionale.
Ecco l’elenco dei produttori miele della Val d’Aveto: https://www.parcoaveto.it/prodotti_dettaglio.php?id=2405
Gli Alberi Monumentali
La Liguria è la regione più “boscata” d’Italia: circa il 75% della sua superficie è ricoperta di foreste.
Nella patria del Barone Rampante, gli alberi sono una presenza importante. Ma se ai tempi del romanzo di Italo Calvino, si poteva percorrere la Liguria di ramo in ramo, oggi gli alberi monumentali, oltre che un patrimonio naturalistico e culturale, sono fondamentali per combattere il cambiamento climatico e conservare la biodiversità.
Attualmente l’elenco regionale degli alberi monumentali, comprende 145 esemplari, sono distribuiti su tutto il territorio ligure e appartenenti alle specie più varie, rappresentativi dell’immenso patrimonio verde della Liguria, boschi, paesaggi rurali, ma anche delle pregevoli essenze presenti in tanti parchi urbani, giardini storici e ville, nonché nei sagrati di antichi edifici religiosi. Ecco sei alberi monumentali da non perdere in Liguria. A Palazzo Ducale di Genova, nella sala Liguria al primo piano nobile, una mostra e una serie di conferenze dal 27 febbraio al 22 marzo 2025 sensibilizzano il pubblico sull’importanza storica, culturale e ambientale degli alberi nel nostro paese: Alberi, frammenti di storia d’Italia.
Una App per i Muretti a secco delle Cinque Terre
Oggi, il sito Porto Venere, Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) è Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO e paragoniamo i muretti a secco alle piramidi, o alla Muraglia Cinese, ma un tempo sentieri e muretti erano le strade, le vie di comunicazione, le “infrastrutture” di questo territorio. Il bello, però, è che è ancora così: conservano ancora la funzione originaria per cui sono nati. Tuttavia questo paradiso è fragile e necessita di qualcuno che se ne prenda continuamente cura, con tutte le attenzioni che si riservano ad un monumento vivo, che non smette mai di muoversi e arginare la sua battaglia con il clima, com’è tipico della Liguria. A questo scopo il Parco Cinque Terre ha allestito un Albo per la cura quotidiana della rete sentieristica e il territorio viene monitorato in modo piuttosto preciso. Per i visitatori esiste un sistema per verificare in tempo reale la percorribilità della rete sentieristica nel Parco: è la App Cinque Terre Hiking Guide che, oltre a fornire informazioni sui sentieri, sulla loro tipologia e sui vari livelli di difficoltà, fornisce mappe, indicazioni sulle località, sullo stato dei sentieri e permette di segnalare interruzioni o problemi durante il percorso.