Sanremo non solo festival

A Sanremo non c’è solo il Festival di Sanremo! Ecco qualche idea per visitare la città durante la kermesse (o fuggire dalla confusione di vip e star)

Se sei a Sanremo durante il Festival, potresti scoprire di aver attorno a te una cittadina bellissima, degna del suo soprannome “Città dei fiori, dei sorrisi e delle canzoni”. Oppure, se cerchi un momento di pausa, o sei in fuga dalla confusione della kermesse ecco qualche idea di posti in cui rifugiarti.

La Pigna

La Pigna, il centro storico di Sanremo, è vicinissima all’Ariston: ma lì delle note, delle paillettes e dei fasti della kermesse arriva ben poco. Tutt’altro: superata la Porta di Santo Stefano, il vero confine con la città vecchia, sarai alle Rivolte di San Sebastiano e poi ti troverai un vero mondo di mezzo che potrebbe stare in un romanzo di JeanClaude Izzo. Volte, vicoli, creuze e antiche case medievali, attraverserai Piazzetta dei Dolori, sede di un’antica confraternita.
Ma nella Pigna, più che nella vasca dei vip, ti troverai nelle pagine de “Il sentiero dei nidi di ragno”: proprio qui, nella Sanremo Vecchia, Italo Calvino ambientò il suo primo romanzo (ecco un itinerario dei luoghi sanremesi dello scrittore). Non è difficile immaginare Pìn, il protagonista, correre tra i caruggi e nascondersi in qualche malchiuso portone da cui promana profumo di lavanda o cunigiu alla ligure. Sali fino in cima: potrai arrivare ai Giardini Regina Elena e alla bellissima Madonna della Costa con vista completa sulla città e il porto.

I parchi cittadini

Se la chiamano “Città dei fiori” un motivo ci sarà. Nella seconda metà dell’800 a Sanremo fiorì una importante produzione floricola che in breve ne condizionò le attività e il paesaggio. Questo è dovuto alla mitezza del clima, ma anche alla presenza di studiosi (come Mario Calvino, padre dello scrittore), oltre che imprenditori illuminati che volevano sperimentare nuovi mercati. Anche l’architettura della città si adeguò: Sanremo era davvero una città fiorita e sono molti i parchi cittadini in cui puoi trovare ancora oggi le atmosfere delle origini. Il parco di Corso Imperatrice è il più antico della città e indissolubilmente legato all’imperatrice di Russia Maria Alexandrovna: fu lei, colpita dalla bellezza di Sanremo, a regalare le palme alla città e al ponente ligure. Lì troverai anche la famosa Statua della Primavera! Il parco Marsaglia è ciò che resta di un giardino lussureggiante e pianificato, con grandi spazi e prospettive, simile ad un bosco orientale: conserva ancora oggi piante rare come la palma Yubea chilensis, Oreopanax o altre. Visitando il parco del Bellevue si rivive l’epoca in cui lì c’era un grande albergo in cui facoltosi signori nordeuropei venivano a fare l’elioterapia, la cura del sole: da notare i superbi esemplari di Araucaria Bidwilli. Anche il parco di villa Zirio ha piante notevoli, come il grande Ficus macrophylla e le Jacaranda mimosifolia che a maggio si tinge di blu. Ma il più emozionante è certamente il parco di Villa Ormond: si va dal palmeto, all’area dei cedri, all’antico oliveto, i ficus, il giardino all’italiana e il giardino giapponese. Oggi ospita il Floriseum, il Museo del Fiore di Sanremo.

La chiesa russa e il Casinò

Sono due architetture molto differenti, ma vicine nello spazio – distano infatti poche decine di metri – e nel tempo: furono costruite nei primi anni del ‘900, l’età dell’oro di Sanremo. Nella seconda metà dell’800 Sanremo divenne la meta di molte famiglie aristocratiche russe che venivano in Riviera per approfittare del clima mite. La stessa Zarina Maria Alexandrovna, moglie dello Zar Alessandro II, vi aveva passato un magnifico inverno tra 1874 e 1875 innamorandosi della città. Nel 1913 venne costruita la chiesa ortodossa con progetto dell’architetto Aleksej Viktorovic Scusev, esperto dell’architettura religiosa russa e che poi nel 1930 firmerà anche il mausoleo di Lenin a Mosca. Le sue 5 cupole dorate brillano alla luce del tramonto e le mentre le croci russe e lo stile bizantino giocano con le palme e i fiori che attorno creando un’atmosfera da Mille a una notte.
Il Casinò di Sanremo fu inaugurato nel 1905 ed è uno dei simboli della città da oltre un secolo. Famoso per i suoi spettacoli, fu la prima sede del Festival della Canzone Italiana. Ha da poco compiuto 120 anni.

La Pista Ciclabile

Il suo nome è lungo quasi quanto la distanza che copre, tra Imperia e Ospedaletti: Pista ciclabile del Parco Costiero della Riviera dei Fiori. Ben 28 km di mare, sole e sport all’aria aperta realizzati sul sedime della vecchia ferrovia (ma un nuovo tratto è in preparazione tra Imperia e Andora). Passa proprio nel cuore di Sanremo, davanti alla passeggiata dell’Imperatrice e al Casinò, a due passi dall’Ariston e dal porto, quasi attraversa anche il salotto di villa Nobel. Puoi usarla per spostarti agilmente in città, per evitare il traffico o per raggiungere tranquillamente le spiagge: Tre ponti, Morgana, Imperatrice e altre. Si pedala, si cammina o si corre tra fiori e profumi in una primavera che pare eterna.

La Sardenaira

Le assomiglia, ma non chiamarla “pizza”. È lei, la Sardenaira, la tipica “focaccia” di Sanremo e del far west Ligure, il piatto nazionale da queste parti, preparato con pochi ingredienti, una vera e irraggiungibile esaltazione del gusto. È nata intorno al 1500, ma le sue origini sono molto antiche, unisce i sapori del mare, le acciughe e quelli della terra, le erbe e l’olio di oliva taggiasca. A Sanremo trovi sempre un bar dove salvarti dalla confusione e regalarti un bel pezzo di sardenaira con un bicchiere di spuma bianca, qui si consuma così.

Bussana Vecchia

Un luogo che profuma d’utopia, creatività e libertà: è un antico borgo a pochi km ad est di Sanremo, distrutto dal terribile terremoto nel 1887, abbandonato e infine occupato da una comunità di artisti negli anni ’50 e ’60. Il campanile della chiesa di Sant’Egidio, scampò miracolosamente al terremoto e ne rappresenta anche la memoria. Tutto attorno, nelle vecchie pietre del borgo, gli atelier e le botteghe degli artisti, come in un laboratorio d’arte a cielo aperto. Bussana Vecchia è un’araba fenice, un gioiello romantico tra il verde dei boschi e il blu del Mar Ligure, un luogo perfetto per innamorarsi, fuggire, rifugiarsi dal logorio della vita moderna.

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