Sei cose che forse non sai sul Trenino di Casella…
Genova e dintorni
Niente rumori né frenesia. Il Trenino di Casella, la ferrovia a scartamento ridotto che parte dal centro di Genova e s’inerpica nell’entroterra è pura emozione. A dominare il paesaggio solo il verde degli alberi, l’azzurro del mare e del cielo e tanti, tanti fiori colorati. Un viaggio attraverso tre valli che vi porterà in meno di un’ora sui monti alle spalle della città. Un itinerario in treno sospeso fra passato e presente, dove ogni cosa, anche la più ordinaria, può stupire. Ma come tutti i treni, anche questo ha dei segreti, vediamo quali:
Le tappe
Lo scartamento ridottoIl Tesoro di Nuisci
Il percorso botanico
Il museo del Trenino
Dal finestrino come al cinema
La bici sul treno
1. Lo scartamento ridotto
Inaugurata nel 1929, dal punto di vista tecnico si tratta di una ferrovia a scartamento ridotto: la distanza tra le rotaie è infatti di 1000 millimetri, inferiore ai consueti 1435. Nonostante sia una linea di montagna, con pendenze che raggiungono anche il 45 per mille, è completamente elettrificata. Punto di riferimento per gli appassionati di treni, presenta in meno di 25 chilometri di percorso alcune caratteristiche che la rendono una linea davvero unica: viadotti, ponti, gallerie, passaggi a livello e un’alternanza di paesaggi che vanno dai panoramici con vista mare ai campestri.
2. Il Tesoro di Niusci di Orero
Nel1923 nei pressi di Niusci, ai piedi del monte Assereto, nel comune di Serra Riccò, durante gli scavi per la realizzazione della Ferrovia Genova-Casella, gli operai incontrarono due grossi massi che fecero esplodere. Dopo l’esplosione un operaio, liberando la zona dai detriti, trovò un tesoro: un grande quantitativo di monete d'argento molto antiche. Si trattava di monete di epoca romana, del I e del II secolo a.C.,: in quella zona passava infatti una nota via mercantile, la Via del Sale che collegava il mare alla Pianura Padana. Alcuni esemplari delle monete sono conservati al Museo di Palazzo Rosso di Genova e al Museo Archeologico di Pegli, altre al Palazzo Comunale di Serra Riccò.
3. Un percorso botanico a Sant'Olcese
Tra le tante sorprese del trenino c’è anche quella che si scopre alla stazione di Sant’Olcese-Tullo. E’ da qui che parte un sentiero botanico, che si snoda attraverso il bosco, dalla località di Ronco di Sant’Olcese all’antico borgo di Ciaè, per poi proseguire fino alla frazione di Orero, terminando nei pressi della maestosa quercia secolare. E’ stato creato nel 1984 dai volontari della Guardia Antincendi di Sant’Olcese, da sempre impegnata in interventi di salvaguardia del territorio e dal 1995 è collegato all’Alta Via dei Monti Liguri. Le targhette, che corredano 32 specie vegetali lungo il percorso, ne illustrano le caratteristiche principali e trasformano la gita in occasione di educazione ambientale e apprendimento.
4. Il museo del Trenino
Trovi tutti i segreti, le curiosità, la storia del Trenino di Casella nel Museo diffuso 24 km nella nuova stazione di Crocetta d’Orero.
L’esposizione è organizzata all’interno delle due sale del Museo, la Sala d’ingresso e la Sala Grande, e nell’area esterna alla stazione.
Nella Sala d’ingresso, ex ufficio del capostazione, esposte fotografie storiche, come quella dell’arrivo a Casella del treno a vapore inaugurale, pubblicità d’epoca e feste a bordo del trenino negli anni ’50. In mostra anche biglietti antichi e strumentazioni, un telefono di servizio usato a bordo, una lampada di segnalazione a petrolio, un tachigrafo tutt’ora funzionante.
Nella Sala Grande prosegue il percorso storico della ferrovia con disegni e foto di locomotive ed elettromotrici storiche, un vero e proprio excursus che evidenzia l’evoluzione e la storia dei rotabili.
Il Museo è aperto ogni sabato dalle 14.15 alle 16.00 grazie agli Amici della Ferrovia Genova Casella che accompagnano i visitatori. In occasione dell’apertura, la corsa da Genova delle ore 13.10 prevede anche una vettura storica per vivere ancora di più l’atmosfera unica del trenino delle tre valli.
5. Dal finestrino come al cinema
Siediti e goditi lo spettacolo! Dopo il fischio del capostazione i binari si inerpicano subito a mezza costa sulla sponda destra del Bisagno. In questo primo tratto si può godere di un panorama che va dal levante di Genova fino a Portofino. Si giunge alla galleria Trensasco e si attraversa il confine tra la Val Bisagno e la Val Polcevera. Il treno sbuffa ancora alla stazione di Sardorella, immersa tra i castagni. Poi si risale a Sant’Olcese, tappa gastronomica. Da qui si continua a zigzagare fra i prati di Busalletta, sfiorando i Roccioni di Molinetti, salendo al valico di Crocetta che immette in Valle Scrivia. Il treno parte da una quota di 93 metri e arriva ai 410 metri di Casella, passando per i 458 metri di Crocetta. I vagoni rappresentano un pezzo di storia: oltre a quelli di nuova costruzione, ne circolano altri acquistati da celebri ferrovie soppresse come la Ora-Predazzo e la Spoleto Norcia.
6. La bici sul treno
Al sabato e nei festivi, con le corse delle ore 9 da Genova e delle 16.15 da Casella è possibile, senza prenotazione, utilizzare il treno per trasportare la bicicletta e poi godersi una gita nell'entroterra. Sali in trenino e scendi in bici: è questa la filosofia dell’iniziativa Ferrovia Genova Casella + bici, nata dalla collaborazione tra AMT e FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). FIAB Genova ha preparato 10 gite in bicicletta, cinque per bici da strada e cinque per mountain bike, scaricabili gratuitamente sul portale ALL Trails