Sei sentieri inediti delle Cinque Terre

Strade antiche e poco battute. Sentieri contadini appena recuperati dai manutentori dei sentieri del Parco. Luoghi mistici lontani dal turismo mordi e fuggi di oggi. Ecco sei idee, sei itinerari per scoprire il volto inedito delle Cinque Terre inedite. Per scoprire bene i percorsi, ti consigliamo di consultare l'App dei sentieri mappe.parconazionale5terre.it . Ricordati che i sentieri del Parco vanno percorsi sempre con buone condizioni meteo e da parte di persone con buona pratica escursionistica per essere goduti al meglio.

Monterosso : trekking al Monte Vè o Focone

Alle Cinque Terre basta allontanarsi pochi passi dal centro per scoprire storie e bellezze inedite. Il sentiero n. 572 (Monterosso-Sella di Bagari) è una tratta recentemente recuperata e inserita dal Parco nella propria rete escursionistica. Si imbocca da Via IV Novembre oltrepassando il tunnel al di sotto della linea ferroviaria, per poi salire su Via Mesco e, in un percorso lastricato sale tra orti cinti da antichi muri a secco imponenti ulivi e poi corbezzoli e macchia mediterranea. Al culmine incontra il sentiero n. 591 e apre ad un nuovo affascinante scenario offerto da Sella di Bagari (360 m) crocevia di percorsi escursionistici, tripudio di ginepro e di timo, euforbia. Salendo ancora, con una variante appena restaurata si raggiunge il sentiero n. 591 in direzione Punta Mesco e si arriva alla vetta del Monte Vè o Focone (488 m). 

Vernazza verticale

Escursione sui sentieri che abbracciano Vernazza. Una continua scoperta di testimonianze culturali e religiose, di ambienti di quota che si fondono con quelli costieri.
Il percorso escursionistico ad anello con partenza dal centro del paese, da Via Brigate Partigiane incontrando le prime edicole raffiguranti le Stazioni della Via Crucis, arriva al Santuario di Nostra Signora di Reggio, un’oasi spirituale che merita una sosta per il panorama e i suoi alberi secolari, come il maestoso il cipresso monumentale di 800 anni. Ci si avventura poi sul sentiero 582 con vista sul borgo e poi lungo le valli tra Monterosso e Vernazza ad una quota tra i 350 ai 500 metri nella folta la macchia mediterranea. In località Termine si imbocca l’Alta Via delle Cinque Terre fino al Monte Santa Croce con ampia veduta sul Mesco per poi tornare con il sentiero n 508.

Sui sentieri alti di Corniglia

Un anello alla scoperta dei sentieri alti del borgo di Corniglia, dal mare al bosco di crinale, fino ai terrazzamenti del vino, tutto è collegato.
Si parte dietro la chiesa di San Pietro e Paolo in coincidenza con una fontana che invita a rifornirsi di acqua fresca prima di intraprendere la salita in verticale sulla scalinata del sentiero n. 587.
Tra ulivi e vigneti si procede attraversando una pineta e si incontra il sentiero n. 586 proveniente da Volastra. Si continua a salire nel bosco in località Case Pianca fino a quando si incrocia la Strada Provinciale 51, la si percorre per circa 200 m in direzione Nord e poi si imbocca uno stretto e ripido sentiero in salita sulla destra che porta in una maestosa lecceta sull’Alta Via delle 5 terre. Con il sentiero 506 si raggiunge poi la Strada dei Santuari (sentiero n. 530) in prossimità del borgo di Volastra. Qui troverai i ruderi delle antiche teleferiche utilizzate un tempo nel lavoro contadino. Per ritornare verso Corniglia si imbocca il sentiero n. 586 dal Santuario di Nostra Signora della Salute fino a Case Pianca.

L’anello di Manarola

Scalinate lastricata in pietra, eriche in fiore, orti e terrazze coltivate a vite.  È una Liguria verticale quella dell’anello che parte dal centro di Manarola, poco lontano dalla Chiesa di San Lorenzo, lungo il sentiero 502C. Tra viste panoramiche sull’anfiteatro del borgo e muri a secco, si arriva a incrociare il sentiero 506 e poi la carrozzabile fino ad un’edicola votiva dedicata alla Madonna della Salute. Da lì sul sentiero 502 si prosegue spalle al mare fino alle case del Groppo sovrastate da quelle di Volastra, entrambe disposte a raggera e immerse negli olivi. Sentiero di ritorno con il sentiero n. 532C, attraverso ini marittimi, castagni e macchia mediterranea in direzione della Collina del Corniolo, si scorge Manarola sul mare al fondo della valle.

Sui sentieri alti di Riomaggiore

Un percorso ad anello con partenza e arrivo da Riomaggiore che consente di guadagnare le alture che dominano il borgo e le sue antiche vie di pellegrinaggio, collegamenti secolari tra la costa e l’entroterra. Si parte da località Lavaccio mediante il sentiero n. SVA - 593, costeggiando il torrente Rio Maggiore salendo fino al Santuario di Nostra Signora di Montenero, tra muri a secco e coltivi. Sul percorso troverai 13 edicole votive dedicate alla Madonna, donate dalle famiglie del borgo. In cima al promontorio il Santuario, a 340 metri s.l.m.), che dal 1335, domina con fierezza uno dei panorami più suggestivi della zona lungo tutto il tratto di costa delle Cinque Terre fino a Punta Mesco, sconfinando fino a Portovenere e all'isola Palmaria. Imboccando successivamente il sentiero 530 C, si raggiunge la Scala Santa, antica via di pellegrinaggio che collegava il Santuario della Madonna di Montenero con quello dell’Agostina, situato nel Comune di Riccò del Golfo. Lungo l’ Alta Via delle Cinque Terre, AV5T si giunge al Bivio Bramapane in un sentiero di bosco misto e si ridiscende poi al borgo di Riomaggiore lungo il sentiero 501.

Giro ad anello nella meravigliosa zona di Tramonti

Si parte dal Colle del Telegrafo, crocevia tra La Spezia e Riomaggiore. Il sentiero n. 504 procede in una suggestiva pineta, con ai bordi della strada le arenarie del Macigno. La strada prosegue con un muretto e raggiunge un Menhir in pietra di circa 2 metri e 50, risalente all'Età del Bronzo, che probabilmente fungeva da calendario. Nei pressi anche una piccola grotta utilizzata come ricovero. Da qui il sentiero scende sulla destra dove abbandona la strada asfaltata per alcuni antichi scalini in una lecceta. Attraversata una strada sterrata, si giunge ad una biforcazione: sulla destra si scende a Monesteroli (attualmente la scalinata non è accessibile) con il sentiero n. 536 mentre il sentiero n. 504 procede sul piano di Vèo, verso Levante. Il percorso rientra nella lecceta e giunge nei pressi della Fontana di Nozzano, incontrando il sentiero 535, da Campiglia a Fossola. La fontana è opera dell'esercito Napoleonico e risale agli inizi dell'ottocento. Si prosegue verso est fino alla strada carrozzabile da Sant'Antonio a Schiara, da dove riparte il sentiero 535 verso il borgo di Campiglia, con una meravigliosa vista verso mare dapprima sui bei terreni coltivati, la costa di Schiara e le Isole di Palmaria e Tino. Per tornare al Colle del Telegrafo si imbocca l’Alta Via delle Cinque Terre.

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