Una giornata nella Miniera di Gambatesa
Portofino e il Tigullio
Un mondo unico, fatto di gallerie, cunicoli, trenini che percorrono decine di chilometri nelle profondità della montagna. Ancora ti sembra di sentire i colpi di picconi, i canti della fatica, i passi pesanti dei minatori al lavoro. Oggi la miniera, rimasta in perfette condizioni e attiva fino a una quarantina d’anni fa, è un polo di attrazione per gli speleologi, gli appassionati ma soprattutto per chi come te è curioso e vuole scoprire una nuova storia sulla Liguria.
Un dedalo di cunicoli
In auto, raggiungi il sito dal casello di Lavagna sulla A12 e imbocca la strada provinciale per Carasco. Poi prendi la direzione Ne e Val Graveglia. L’escursione parte subito dopo aver ricevuto, in una sala video, le informazioni necessarie a comprendere meglio il mondo delle miniere e in particolare la storia di quella di Gambatesa. Poi metti l’indispensabile caschetto da minatore, indossa scarpe adeguate, una mantellina e la lampada: si parte verso l’avventura sotterranea.
Sul trenino
Prima in trenino (lo stesso utilizzato dai minatori) e poi a piedi, percorri il dedalo di cunicoli di piccole dimensioni e collegati tra di loro anche su diversi livelli con le cosiddette “discenderie” e “rimonte”, che si sviluppano per decine di chilometri. La visita in miniera dura circa tre ore e sarai accompagnato da una guida specializzata. Un mondo suggestivo e molto interessante dal punto di vista naturalistico e geologico si apre davanti ai tuoi occhi.
Intorno alla miniera
Attorno a Gambatesa e alle sue gallerie trovi un mondo da scoprire, a testimonianza della ricca storia della più importante miniera di manganese d’Europa, con oltre un secolo di attività. Non perdere anche la sala dei compressori, i più antichi della storia dell’estrazione; il deposito dei detonatori e la stanza delle paghe, dove uomini affaticati e sporchi di terra e minerale facevano la fila per ottenere il giusto guadagno, che era più basso rispetto alla fatica.