Valpolcevera

Valpolcevera

Valpolcevera. Vino bianco di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Odore delicato ma persistente, con sentori di erbe e di fiori campestri leggermente essiccati e lieve di frutti di bosco. Sapore secco, fresco, leggero ma nervoso, di limitata continuità.  Viene coltivato lungo il torrente Polcevera e i suoi affluenti, all’interno della provincia di Genova, sono prodotti vini bianchi e rossi, con le uve dei vitigni corrispondenti come di seguito riportati. Per le tipologie Bianco, Rosso, Rosato e Moscato è di riferimento la sottozona Coronata.

Curiosità

La Bianchetta Valpolcevera dop si accompagna in modo ottimale con portate a base di verdure come minestrone alla genovese, polpettone di fagiolini, broccoli trascinati con le acciughe, torta pasqualina, mesciüa, riso alle erbette, e a base di pesce come minestra con bianchetti o rossetti, sogliola alla mugnaia, frittata di bianchetti, stoccafisso ...

Caratteristiche

Certamente il vitigno Bianchetta Genovese è aborigeno, anzi, pare esclusivo del Genovesato, o meglio delle colline soprastanti la città la città, una volta ricche di orti e vigneti. Infatti molti autori sostengono che il Bianchetta (in dialetto Gianchetta) sia originario della Val Polcevera (la cita anche il Maineri alla fine del 1700). Tale ipotesi è confermata dal Gallesio (1839), il quale affermò che l'uva Bianchetta è la base del vino di Coronata e la sua coltivazione inizia appunto in val Polcevera.

Come viene lavorato

Deve essere servito a 11-12°C, in bicchieri a calice leggermente svasati e con stelo alto. Viene conservato in cantina idonea, ponendo le bottiglie in posizione coricata, nei ripiani adibiti ai vini rosati. È consigliabile consumarlo entro un anno dalla vendemmia.

Vivi un viaggio nei sapori liguri

  • Ricette
  • Itinerari
  • Experience