Dieci piatti tipici liguri da assaggiare in primavera

Dal salato al dolce, la gastronomia ligure è un trionfo di sapori e gusti che regalano emozioni uniche, in particolar modo con l’arrivo della bella stagione. Il periodo tra Pasqua e i ponti del 25 aprile e del 1 maggio è un buon momento per scoprire i piaceri della tavola ligure. Ecco qualche suggerimento per gustare i piatti della tradizione primaverile e pasquale della Liguria, nell’attesa di consumarli in questa terra leggiadra.

1. Agnello al Forno con patate
Il grande classico di Pasqua, un piatto tradizionale che è quasi un rito tramandato da generazione in generazione. Consumare l’agnello nelle festività è considerata un’usanza cristiana ma in realtà ha origini molto più lontane, sino a quelle giudaiche. In Liguria si usa preparalo con rosmarino, alloro, olio extravergine e vino bianco accompagnato da patate novelle. (vai alla ricetta)

2. Torta Pasqualina
È una delle torte salate tipiche della gastronomia ligure, un piatto simbolo che raccoglie tradizione e sapore del territorio. Si chiama Pasqualina perché veniva preparata, in origine, per la domenica di Pasqua e conservata per la gita del fuori porta del lunedì dell’Angelo. Torta salata, raccolta in una sfoglia sottile con una farcia di bietole, uova e prescinsöa. (vai alla ricetta)

3. Le trofiette
Uno dei piatti più gustosi della tradizione gastronomica ligure. Nate da abilissime mani in un piccolo lembo del levante ligure, sono la versione antica degli gnocchi, fatte di sola farina, dalla caratteristica forma a truciolo. Oltre alla classica versione originale esistono trofiette realizzate con la farina di castagne dette “bastarde” dal sapore più dolce e delicato che esaltano il condimento abbinato. Sono Irresistibili se condite con il pesto genovese, le patate e i fagiolini; squisite con la salsa di noci e eccellenti con salse a base di pesce come crostacei, molluschi, tonno o pesce spada. (vai alla ricetta)

4. I Croxetti
I croxetti (o corzetti) sono medaglioni di pasta simili a piccole lasagnette tonde e ricamate, serviti in origine con un battuto di carne bianca, cipolla e sedano e successivamente abbinati a condimenti classici come il toccu alla genovese, il pesto, salsa di noci, salsa di pinoli o sugo di funghi. Conosciuti già in epoca medioevale, i croxetti trovano una loro vera affermazione solo nel Rinascimento, sino a quando nel tardo Barocco compaiono nel menù per un pranzo di Stato, offerto dalla Repubblica di Genova agli ambasciatori del Marocco. E oggi sono diventati a loro volta ambasciatori del gusto e della cucina ligure, ottenendo il riconoscimento di “prodotto agroalimentare della tradizione ligure”. Sono realizzati grazie a stampini in legno dalla forma cilindrica. (vai alla ricetta)

5. Vellutata di asparagi e gamberetti
Genuina, dal sapore originale la vellutata di asparagi e gamberetti è una minestra raffinata che porta in tavola la freschezza della primavera. Leggera, morbida e nutriente è un trionfo autentico per una cena dal gusto elegante quanto bucolico, soprattutto facile e veloce da preparare.
Ottima e unica se preparata con l’asparago violetto di Albenga: ortaggio che tutto il mondo ci invidia. Hanno provato a coltivarlo in California, in Nuova Zelanda, in Australia, ma con scarsi risultati. Straordinario per vellutate dal gusto assai fine e delicato. Abbinato a pesci o crostacei raggiunge una definizione originale e squisita. (vai alla ricetta)

6.Il marò di Fave
Il pesto di fave è una ricetta tipica della Liguria, e in particolare della zona di Levante.
Conosciuto anche con il nome di Pestun de fave o Marò, la sua preparazione ha origini antiche, risalenti alle famiglie contadine che preparavano questo pestato per insaporire il pane secco.
Il pesto di fave è una semplice ma gustosa preparazione tipica della stagione primaverile, perché si prepara rigorosamente con le fave fresche. Dal sapore fresco e delicato, è ottimo per condire la pasta, oppure servito come salsa per accompagnare secondi piatti a base di carni arrosto o grigliate. (vai alla ricetta)

7. Cavagnetto di brugnato
Il cavagnetto, dolce tipico del periodo pasquale, ha la forma di un piccolo cestino con il manico, dentro al quale viene posizionato un uovo intero con guscio. La ricetta è antica ed è stata tramandata di generazione in generazione sino ai nostri giorni. Da sempre, a Brugnato, è il simbolo della Pasqua in quanto veniva preparato il giorno della vigilia e portato in chiesa dai bambini per la benedizione, quindi mangiato in famiglia il giorno successivo. (vai alla ricetta)

8. Canestrello di Brugnato
Morbido, di color miele dorato e a forma di ciambella, nato probabilmente per rendere più gustoso il pane che i contadini portavano nei campi, il canestrello di Brugnato è l’orgoglio di questo antichissimo borgo in Val di Vara. Il canestrello di Brugnato, buono e gustoso si differisce dai classici canestrelli non per la forma sempre a ciambella ma per le dimensioni e gli ingredienti, tra i quali il miele e i semi dell’anice, che gli donano un gusto del tutto particolare. (vai alla ricetta)

9. Pesce alla ligure
Branzino, orata, spigola: scegliete voi; basta che sia fresco e che olio e olive siano liguri. È uno dei piatti più celebrati e gustosi della cucina ligure. Semplice e a chilometri zero, come amano gli chef dei ristoranti della Riviera. Il pesce alla ligure si fa in forno e l’ingrediente base deve essere necessariamente fresco. Che sia branzino, orata o spigola, il trittico ittico più celebrato, non ha importanza. Gli ingredienti base, olive taggiasche e olio extravergine, devono essere del territorio. (Vai alla ricetta)

10. Capra con fagioli
Un piatto tipico dell’entroterra ligure, soprattutto della Val Nervia, dove gli Appennini offrono spazi poco generosi e oltre a uliveti ha visto il diffondersi dell’allevamento dei conigli e della capra. La carne di capra è entrata tra l’eccellenze gastronimiche di questa porzione di territorio ligure e se poi l’accompagnate insieme ai fagioli bianchi Pigna, Badalucco e Conio allora l’abbanimento è perfetto (vai alla ricetta)