Damaschi, sete e gioielli: il presepe settecentesco della Regione Liguria

Il bellissimo presepe storico allestito a Genova da Regione Liguria nella sede di Piazza De Ferrari si collega con la mostra di Rubens a Palazzo Ducale

Il tradizionale presepe di Regione Liguria è, quest’anno, anche un tributo alla grande Genova Barocca.
Il Presepe 2022 di Regione Liguria  è allestito con le statuine provenienti dalla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Genova Staglieno e posizionato accanto all’ingresso principale della sede di Piazza De Ferrari a Genova, per essere visibile a tutti dall’esterno attraverso le vetrate. Il presepe verrà inaugurato l’ 8 dicembre .

Il presepe della chiesa di San Bartolomeo di Staglieno nella Genova di Rubens

Del presepe e della sua importanza nella storia artistica di Genova ci parla Giulio Sommariva, Conservatore del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.

“Dalla prima metà del Seicento fino ai primi decenni del XIX secolo Genova ha rappresentato uno dei centri italiani più attivi nella produzione di figure da presepe.
La tradizione ha sempre attribuito ad Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739), il più celebre esponente della scultura lignea tardo barocca in Liguria, la maggior parte delle figure a manichino che animavano i presepi delle chiese di Liguria.
Anche se non è documentato un impegno diretto del Maragliano in questa attività, è verosimile che nell’ambito della sua bottega di Strada Giulia, la più attiva e prestigiosa in città, si fosse sviluppata una produzione di figure da presepe ad opera degli allievi. Tra i numerosi discepoli del Maragliano spicca la personalità di Pasquale Navone (Genova 1746-1791), scultore settecentesco assai prolifico, impegnato nella creazione di manichini presepiali.

Dalla bottega di questo raffinato intagliatore uscirono anche molte delle figure in esposizione che provengono dal grande presepe conservato nella chiesa di San Bartolomeo di Staglieno.
Nel complesso si individuano due nuclei stilistici: il più antico e prezioso è opera del Navone, il secondo, che comprende anche i personaggi della Natività, è riconducibile ad un anonimo scultore, probabilmente attivo agli inizi dell’Ottocento.
Il presepe fu acquisito dalla parrocchia nel 1882 e, da quella data, allestito nell’oratorio adiacente alla chiesa, che sorge lungo il percorso dell’acquedotto storico di Genova, nei pressi dello spettacolare ponte – canale che attraversa il rio Veilino, realizzato nel 1837 su progetto dell’architetto civico Carlo Barabino.

L’allestimento del Natale 2022, realizzato con la collaborazione di allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, ambienta la sfarzosa scena dell’Adorazione dei Magi nella Genova di primo Seicento, tra quelle dimore “bellissime e commodissime” che tanto avevano affascinato Rubens.
Le immagini utilizzate per comporre la scenografia sono infatti ricavate dal celebre volume “Palazzi di Genova“, dato alle stampe ad Anversa nel 1622, proprio per iniziativa del pittore che in più occasioni aveva soggiornato in città tra il 1600 e il 1607.
Il quarto centenario della pubblicazione del libro è celebrato nella grande mostra di Palazzo Ducale, Rubens a Genova e dalle numerose mostre collaterali ed eventi organizzati nell’ambito del progetto Genova per Rubens. A Network, ideato e curato da Anna Orlando.

Anche il presepe, dunque, con una scenografia rarefatta che esalta l’eccezionale qualità dell’intaglio delle figure e la mirabile ricchezza dei loro costumi, riflesso innegabile dell’opulenza della Genova Barocca, costituisce un omaggio al grande Maestro fiammingo”.

 

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