Perchè visitare il Parco Beigua

Vola lassù, nell’azzurro sconfinato dei cieli primaverili del Parco del Beigua. Volteggia silenzioso, non batte quasi mai le sue grandi ali. Poi giù: improvvisamente si tuffa, ha trovato la sua preda.
È il biancone, tra i più grandi rapaci diurni, certamente il maggiore tra quelli migratori.
Puoi vederlo in primavera facendo birdwatching nel Parco Beigua. Il biancone passa l’inverno in Africa e arriva in Europa a marzo. Le sue grandi ali gli permettono di compiere un viaggio di migliaia di chilometri e gli sono anche utilissime per cercare le sue prede: i serpenti. Resta a lungo fermo, alto nel cielo a “spirito santo”, per poi tuffarsi in picchiata quando scova la preda. Raramente manca il bersaglio!

Pratorotondo AVML-Roberto Guaschino
Pratorotondo AVML-Roberto Guaschino

Quelli del Beigua sono esperti di migrazioni, ogni anno in primavera accolgono tanti altri rapaci: falchi pecchiaioli, nibbi, falchi di palude, aquile minori, ma anche molti falchetti come lodolai, grillai e falchi cuculo. Un paradiso per i birdwatchers! Non venire senza un binocolo o cannocchiale.

Incisioni rupestri sentiero archeologico Beigua
Incisioni rupestri sentiero archeologico Beigua

Ma anche noi terrestri possiamo divertirci molto al Parco Beigua: puoi fare un geotrekking e scoprire le tracce che animali e uomini hanno lasciato nel tempo, tra fossili e incisioni rupestri. Scoprire meravigliose fioriture, conoscere e assaggiare i prodotti del territorio con i trekking “Gustosi per natura” o incontrare il misticismo sul sentiero della Badia di Tiglieto, la prima abbazia cistercense costruita fuori del territorio francese.

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