Perché visitare il Parco dell’Antola
Voglia di fuggire dalla città e di vivere un’esperienza nella natura? Al Parco dell’Antola potrai scegliere diversi tipi di avventure.
Ad accompagnarti sarà la mucca cabannina, una razza bovina autoctona ligure con particolari caratteristiche che le hanno reso possibile adattarsi anche alle zone più impervie. Questo simpatico animale, dal manto marrone e dalle dimensioni ridotte, vive nel verde dei pascoli e ci dona il suo latte, il prodotto orgoglio dell’area.
A maggio e giugno, ad abbellire la dimora della mucca cabannina, oltre al botton d’oro e al maggiociondolo, ci sono i narcisi. Questi fiori bianchi, dal profumo inebriante, ricoprono vaste aree, come Pian della Cavalla. E chissà se i narcisi si specchieranno nel Lago del Brugneto, la distesa d’acqua del parco, costeggiabile dal sentiero ad anello lungo circa 13 km.
Ma al Parco Antola, a 1400 m di altitudine e lontano dalle luci della città, potrai anche ammirare le bellezze del cielo. L’Osservatorio astronomico di Casa del Romano nel comune di Fascia, ti farà rimanere col naso all’insù. Nel buio come per magia compariranno pianeti e comete, vivrai un’esperienza indimenticabile accompagnato dagli esperti. E se fossero state proprio queste stelle ad aver ispirato le teorie di Albert Einstein? Nell’estate del 1895, Einstein, partì da Voghera per raggiungere Nervi, e attraversò proprio il parco dell’Antola. Qui, sul “Sentiero Einstein” puoi ripercorrere i passi del fisico tedesco.
Se la fisica non è la tua materia, allora lasciati catapultare nel medioevo dal castello della pietra. Arroccato tra due torrioni di conglomerato, fu costruito attorno all’anno 1000 dai vescovi di Tortona. Visita questo pezzo di storia da aprile fino ad ottobre tutte le domeniche e festivi con ingresso ogni ora dalle 10.30 alle 17.30.