Che primavera con i sapori e gusti della cucina ligure!
Dal salato al dolce, che primavera con i sapori e gusti della cucina ligure! La cucina ligure è un trionfo di sapori e gusti: la Primavera è il momento buono per scoprire i piaceri della tavola in città come nell’entroterra. Ecco alcune idee di piatti della tradizione primaverile della Liguria.
1. Torta Pasqualina
È una delle torte salate tipiche della gastronomia ligure, un piatto simbolo che raccoglie tradizione e sapore del territorio. Si chiama Pasqualina perché veniva preparata, in origine, per la domenica di Pasqua e conservata per la gita del fuori porta del lunedì dell’Angelo. Torta salata, raccolta in una sfoglia sottile con una farcia di bietole, uova e prescinsöa.
2. Le trofiette
Uno dei piatti più gustosi della tradizione gastronomica ligure. Nate da abilissime mani in un piccolo lembo del levante ligure, sono la versione antica degli gnocchi, fatte di sola farina, dalla caratteristica forma a truciolo. Oltre alla classica versione originale esistono trofiette realizzate con la farina di castagne dette “bastarde” dal sapore più dolce e delicato che esaltano il condimento abbinato. Sono irresistibili se condite con il pesto genovese, le patate e i fagiolini; squisite con la salsa di noci e eccellenti con salse a base di pesce come crostacei, molluschi, tonno o pesce spada.
3. I Croxetti
I croxetti (o corzetti) sono medaglioni di pasta simili a piccole lasagnette tonde e ricamate, serviti in origine con un battuto di carne bianca, cipolla e sedano e successivamente abbinati a condimenti classici come il toccu alla genovese, il pesto, salsa di noci, salsa di pinoli o sugo di funghi. Conosciuti già in epoca medioevale, i croxetti trovano una loro vera affermazione solo nel Rinascimento, sino a quando nel tardo Barocco compaiono nel menù per un pranzo di Stato, offerto dalla Repubblica di Genova agli ambasciatori del Marocco. E oggi sono diventati a loro volta ambasciatori del gusto e della cucina ligure, ottenendo il riconoscimento di “prodotto agroalimentare della tradizione ligure”. Sono realizzati grazie a stampini in legno dalla forma cilindrica.
4. Vellutata di asparagi e gamberetti
Genuina, dal sapore originale la vellutata di asparagi e gamberetti è una minestra raffinata che porta in tavola la freschezza della primavera. Leggera, morbida e nutriente è un trionfo autentico per una cena dal gusto elegante quanto bucolico, soprattutto facile e veloce da preparare. Ottima e unica se preparata con l’asparago violetto di Albenga: ortaggio che tutto il mondo ci invidia. Hanno provato a coltivarlo in California, in Nuova Zelanda, in Australia, ma con scarsi risultati. Straordinario per vellutate dal gusto assai fine e delicato. Abbinato a pesci o crostacei raggiunge una definizione originale e squisita.
5. Le fave
Che primavera sarebbe senza le fave? Non c’è scampagnata, non c’è pranzo al sole senza questi prelibati legumi da sbucciare in compagnia. I genovesi le adorano con il famoso salame di Sant’Olcese, oppure con il formaggio pecorino sardo fresco. Se ti capita, non perdere una delle tante sagre dedicate alle Fave & salame, come quella tradizionale della fine di aprile a Sant’Olcese.
Con le fave fresche in Liguria, in particolare della zona di Levante, si usa fare anche il pesto conosciuto anche con il nome di Pestun de fave o Marò, la sua preparazione ha origini antiche, risalenti alle famiglie contadine che preparavano questo pestato per insaporire il pane secco. Dal sapore fresco e delicato, è ottimo per condire la pasta, oppure servito come salsa per accompagnare secondi piatti a base di carni arrosto o grigliate.
6. Canestrello di Brugnato
Morbido, di color miele dorato e a forma di ciambella, nato probabilmente per rendere più gustoso il pane che i contadini portavano nei campi, il canestrello di Brugnato è l’orgoglio di questo antichissimo borgo in Val di Vara. Il canestrello di Brugnato, buono e gustoso differisce dai classici canestrelli non per la forma, sempre a ciambella, ma per le dimensioni e gli ingredienti, tra i quali il miele e i semi dell’anice, che gli donano un gusto del tutto particolare.