Acquasanta: tra antiche cartiere e le terme

Tra antiche cartiere e torrenti fino alle famose terme di Acquasanta. A due passi dalla città, tra Genova Voltri e le Terme di Acquasanta, puoi percorrere un affascinante viaggio tra passato e presente, antiche cartiere e acque depurative. Ritemprando il corpo e lo spirito, tra bagni di acque sulfuree e una visita al fantastico santuario di Acquasanta, tra le tele del pittore Lazzaro Tavarone e il crocefisso ligneo di Anton Maria Maragliano, il grande artista dei presepi.

Partenza da Voltri

Se sei in città dirigiti verso questo quartiere all’estremo ponente. Se arrivi da fuori lascia l’autostrada A10 al casello di Genova Prà. Da piazza Camozzini puoi partire in auto alla scoperta della Val Cerusa alla scoperta del nucleo di Fabbriche. In questo territorio - con le strette e ventose vallate dei torrenti Leira, Cerusa e Acquasanta - nell’Ottocento lavoravano le più celebrate cartiere d’Italia e d’Europa.

Verso Acquasanta

Proseguendo lungo via Acquasanta arrivi in vista delle Terme di Genova, nel comune di Mele. L’acqua è sempre protagonista grazie al suo Ph pari a 11.49. La storia del paese è legata alle salubri acque che qui sgorgano, le cui virtù terapeutiche sono conosciute fin dai tempi remoti. Il trattamento più efficace che si effettua con l’acqua delle Terme di Genova è la balneoterapia. Attualmente l’elevata concentrazione di zolfo ed il notevole pH delle acque di Acquasanta vengono sfruttate all’interno del centro termale anche per la cosmesi.

Carta fatta a mano

Nel ‘700 le cartiere genovesi di Mele e della Val Cerusa divennero famose per le caratteristiche di resistenza e durabilità della loro carta. Ad Acquasanta, l’edificio di fianco alle Terme è una tipica cartiera del ‘700 riconvertita a Museo della Carta e laboratorio di produzione di carta fatta a mano. Qui si riprende il mestiere del cartaio, oggi quasi scomparso. In Italia ci sono solo cinque centri simili e il Museo di Mele è tra questi. Se ti interessa il tema: Museo, Associazione inGE, ProlocoMele e Associazione LeMuse promuovono il percorso ‘Andar per Cartiere’, alla scoperta di altre antiche cartiere, curiosità e Oratorio di Sant’Antonio Abate che conserva la cassa processionale in legno scolpita da A.M. Maragliano.

A due passi il Santuario

Dopo il benessere del corpo, puoi lasciare le terme e visitare il borgo di Acquasanta con il famoso santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta, costruito sulle rovine di un tempio precristiano dedicato alla Ninfa Eja. Vanta origini antichissime, antecedenti la prima testimonianza documentaria che ne attesta l’esistenza all’8 maggio 1465.

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