Quattro musei liguri davvero speciali

Quattro musei liguri che, attraverso speciali progetti di accessibilità e inclusione, hanno migliorato la loro esperienza di visita

Castello D'Albertis

Il Castello D'Albertis è la casa che il Capitano Enrico Alberto D’Albertis si fece costruire in stile neo-gotico nel 1932, dopo una vita trascorsa a viaggiare per il mondo e raccogliere cimeli, testimonianze etno-antropologiche, oggetti, vestiti, trofei, strumenti musicali di mondi lontanissimi che oggi conquistano i visitatori. Per le sue peculiarità e la partecipazione a molti progetti per l’inclusione, è diventato anche una “casa” perfetta anche per tutti, anche per le persone con disabilità.
Al Castello D’Albertis infatti le condizioni per una visita stimolante e appagante ci sono tutte: le stanze sono tutte ben illuminate, senza rumori di sottofondo e non c’è mai sovraffollamento. In alcuni casi puoi toccare gli oggetti, percepirne gli odori, seguire e produrre suoni e video.
Grazie al il progetto Accessit è stata realizzato un modello in 3D del Castello e della sua collocazione nel territorio disponibile per l’esplorazione tattile accompagnata da audioguida, mentre l’installazione Sensoriale (realizzata per il progetto Museo per tutti ) unisce stimolazione multisensoriale e rilassamento attraverso l’ascolto della musica e delle sue vibrazioni, utilizzo di strumenti musicali speciali per il tatto e l’udito, immagini per il senso visivo ed essenze per l’olfatto.

Museo di Storia naturale “G. Doria”

Il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di Genova è il più antico museo di Genova e racconta la storia della Terra. Possiede ricchissime collezioni scientifiche formate da 4 milioni e mezzo di reperti ed esemplari provenienti da ogni parte del mondo: animali, fossili, piante e minerali.
Un tema antico ma trattato in modo nuovo: il Museo di Storia naturale “G. Doria” è al passo con i tempi e le tecnologie di oggi. La sua “Sala dei Cetacei” riallestita nel 2017 per i 150 anni del museo, offre oggi una nuova esperienza di visita, con un percorso multisensoriale, fruibile da tutti, anche dai visitatori ipovedenti e non vedenti. Ci sono alcuni modelli tridimensionali in scala 1:1 di stenella, grampo, tursiope, globicefalo e delfino che si possono toccare apprezzando le forme e le dimensioni delle specie più comuni del Mar Ligure. Attraverso 6 QR code posizionati all’inizio dell’esposizione e vicino ai modelli tridimensionali si hanno approfondimenti sulla morfologia, anatomia ed etologia delle specie più comuni nel nostro mare, fino ai suoni emessi da esemplari delle singole specie.

MUSA di Savona

Il Museo della Ceramica di Savona documenta una tradizione ceramistica lunga più di sei secoli a Savona e Albisola. Fa parte del circuito dei Musei Civici di Savona.
La ceramica è un materiale plastico e aperto alla creatività: il modo migliore per godersi il MUSA è partecipare ai laboratori e corsi organizzati dal Servizio educativo museale insieme alle principali organizzazioni socio-sanitarie del territorio. Sono pensati per avvicinarsi all’arte attraverso strumenti di mediazione pensati per ogni diversa abilità, superando così le difficoltà fisiche e cognitive.

CAMeC della Spezia

Il CAMeC, nasce nel 2004 per ospitare i fondi artistici provenienti dalle edizioni del Premio del Golfo e dalle donazioni Cozzani e Battolini. Oggi ospita mostre e installazioni di artisti italiani e internazionali.
L’arte contemporanea non ha confini, nemmeno la disabilità: l’obiettivo del CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia è che ogni visitatore possa godere appieno dell’arte in senza alcuna limitazione. Il CAMeC è stato dotato quindi di molteplici strumenti per le disabilità: un totem con un video in Lingua italiana dei segni (LIS), che racconta la storia del museo e delle collezioni e una nuova Accessibility Room, un ampio spazio espositivo che abbina opere originali a calchi o riproduzioni in 3D da toccare, a disposizione di tutti i visitatori ma dedicato a ipovedenti, non vedenti e non udenti per abbatte le barriere percettive e sensoriali.

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