Il tempo delle camelie a Villa Durazzo Pallavicini
Un’esplosione di colori e profumi, per festeggiare la primavera nel parco genovese di Villa Durazzo Pallavicini.
Se il Parco di Villa Durazzo Pallavicini è un teatro a cielo aperto, come effettivamente lo pensò Michele Canzio, allora puoi considerare le camelie primattrici. Fioriscono e appassiscono da un secolo e mezzo, suscitando da sempre la fantasia dei poeti, le dolci parole degli innamorati che passeggiano lungo i viali e l’ammirazione di chi visita il parco. Se ami la bellezza, vale la pena tuffarti in questo tripudio di profumi e di colori.
Troverai le camelie inserite in un tratto relativamente lungo che dall’Oasi Mediterranea conduce alla scena successiva del Lago Vecchio. Nel parco viene conservata una delle più grandi raccolte di camelie secolari che hanno assunto nel tempo un portamento arboreo che conferisce al viale delle camelie un affascinante carattere boschivo.
Ogni cultivar ha un nome particolare, spesso una dedica. A Pegli ci si imbatte così nelle camelie “Duchesse de Nemour”, “Fanny Durazzo”, “Conte di Cavour”, “Fiammetta Bianchi”, “Cristoforo Colombo”, “Diamantina”, “Bella Romana”, “Contessa Woronzoff”, “Marchesa Teresa D’Ambra”, o “Omar Paschà” e molte altre.
La star incontrastata è la camelia “Nina Durazzo”, bianca con tendenza rosa, molto apprezzata dagli appassionati di botanica ed enigmatica perchè non si è riusciti a spiegare chi fosse la donna (o la bambina) cui è dedicato il fiore. Durante la fioritura sono ben 160 gli esemplari di camelia japonica, che compongono appunto il viale delle camelie.
