Tellaro il borgo del polpo

Tra poesia e tradizione, Tellaro è il borgo del polpo e del Natale subacqueo, amato da scrittori e intellettuali

«C’era una volta e c’è ancora oggi, il villaggio di Tellaro. È tutto costruito sulle rocce di un promontorio che sporge sul mare, ai piedi di una grande collina ricoperta da boschi di ulivi»: se intendi conoscere la vera anima di Tellaro, le parole di Mario Soldati, il grande scrittore che qui visse a lungo, ti accompagneranno rivelandoti tanta bellezza. Scoprirai che Tellaro non è un comune autonomo ma una frazione di Lerici, eppure indipendente e originale.

tellaro
Tellaro

La leggenda del polpo

Il paese è già di per sé un’opera d’arte, uno scrigno in cui troverai tesori unici come l’oratorio di Santa Maria in Selàa e la pittoresca chiesa di San Giorgio protesa verso il mare, obiettivo delle fotografie dei turisti e protagonista della leggenda del polpo. La chiesa, a picco sul mare, serviva anche per avvistare l’arrivo dei pirati che infestavano la zona. Una sentinella aveva il compito di suonare le campane in caso di pericolo. Ma durate una notte di tempesta, pensando che nessuno si sarebbe messo in mare con quel tempo, la vedetta si addormentò e non avvistò i pirati che stavano per scendere a riva. Proprio in quel momento però le campane si misero a suonare fortissime, mettendo in fuga i saraceni. Gli abitanti di Tellaro, increduli, trovarono appeso alle funi delle campane un’enorme polpo che aveva suonato coi suoi tentacoli. Era stato lui a salvare Tellaro.

La leggenda del polpo campanaro di Tellaro
La leggenda del polpo campanaro di Tellaro

Tradizioni suggestivedi un borgo marinaro

Oggi, nel nome del polpo salvatore, gli abitanti organizzano ogni estate la Sagra del Polpo, che attira migliaia di persone. Ma una delle tradizioni più suggestive di Tellaro è il Natale Subacqueo, dove la statua del Bambin Gesù emerge dalle acque trasportata dai subacquei e depositata nella mangiatoia approntata su una barca, tra le luci dei lumini e quelle dei fuochi d’artificio. Alla mezzanotte i sommozzatori fanno emergere dal mare la statuetta in cera di Gesù bambino donata da Papa Giovanni Paolo II. Il Parroco, ricevuto il Bambino dai sub, lo alza al cielo e lo mostra ai presenti; in quel momento esplodono fuochi artificiali per festeggiare la nascita. La statua, restituita ai sub, viene portata in processione attraverso i caruggi (vicoli) di Tellaro fino alla Chiesa Parrocchiale dove viene celebrata la Santa Messa. La festa di Natale con i fuochi d’artificio, la Sagra del Polpo e la partecipazione della frazione al palio del Golfo sono organizzare dall’Unione Sportiva Tellaro, che è quasi un parlamentino del paese.

Fuochi d'artifico a Tellaro
Fuochi d’artifico a Tellaro