Anello della Palmaria

Dal molo di Porto Venere un barcaiolo ci porta sulla Palmaria, attraversando il canale delle Bocche, che divide la cittadina dalle sue isole nel Golfo della Spezia, terra di peti. I barcaioli sono presenti tutto l’anno sul molo e sempre disponibili a trasportare turisti e camminatori che desiderano raggiungere l’isola. Dal punto di arrivo sul molo della Palmaria parte il sentiero che compie un giro ad anello dell’isola.

La prima parte è molto facile, e la vista spazia dal Golfo della Spezia alla Versilia, alle Alpi Apuane…fino verso l’isola Gorgona dell’Arcipelago Toscano; mentre nelle giornate più limpide si può avvistare anche la Corsica.

Nel percorso che sale lievemente, si incontrano molte costruzioni di carattere militare e di grande interesse storico: sulla sommità, il forte Conte di Cavour, la batteria sperimentale oggi adibita a centro di educazione ambientale e la batteria Semaforo; presso punta Scuola, la torre corazzata Umberto, adibita nel secondo dopoguerra a carcere militare e da pochi anni ristrutturato. Sempre salendo si raggiunge un punto panoramico dove si ha una splendida vista sull’isola del Tino. La strada poi scende verso la famosa spiaggia dei Gabbiani, dove si possono incontrare simpatiche caprette, fino a raggiungere nella parte meridionale dell’isola, denominata Pozzale, una cava abbandonata, utilizzata un tempo per l’estrazione del pregiato marmo nero con striature dorate detto portoro. Sono ancora presenti i resti delle gru e dei paranchi utilizzati per la movimentazione dei blocchi di marmo, nonché i muri delle abitazioni dei minatori.

Da qui il percorso si fa più impegnativo… a strapiombo sul mare ma panoramico e spettacolare. Si riattraversa la macchia mediterranea fino alla Torretta che è sul punto più alto dell’isola per poi ridiscendere verso il molo e quindi al punto di partenza.