Scopri l’Appennino ligure con le ciaspole
Nel cuore dell’inverno, in Liguria, il manto nevoso può ricoprire le aree più elevate dell’Appennino e coloro che amano camminare non si lasciano sfuggire l’occasione per compiere una piacevole escursione con le ciaspole, neve permettendo.
In Val d’Aveto si toccano le quote più elevate del comprensorio genovese. L’ambiente è quello silenzioso e incontaminato della faggeta appenninica: la luce che filtra tra gli alberi spogli, le tracce degli animali e le rigide temperature che non hanno nulla da invidiare a quelle delle vallate alpine.
Sicuramente è una fuga dalle città: l’appennino in inverno è silenzioso. Solo i nostri passi e il nostro respiro dominano i nostri pensieri. Se abbiamo la fortuna di compiere l’escursione subito dopo una nevicata, allora è la neve presente sugli alberi, in particolare sugli abeti, proprio come in una cartolina natalizia delle località alpine, ad attirare la nostra attenzione.
Seguendo le dorsali ogni tanto qualche radura priva di alberi ci regala il panorama verso la Val di Taro e verso S. Stefano d’Aveto e le sue frazioni. Chi lo desidera, facendo le necessarie valutazioni sulle condizioni di visibilità, può raggiungere le sommità che emergono dalle zone boschive, come la vetta del Monte Aiona; la parte sommitale è costituita da un esteso altopiano lungo il quale è necessario non perdere l’orientamento ma che ci regala un panorama vastissimo: alle nostre spalle, l’imponente mole del Monte Penna, una delle cime più frequentate della Liguria e altra meta possibile con le ciaspole e poi le Alpi, le vette appenniniche circostanti, dal Monte Antola al Monte Gottero e, ben visibile e luminoso…il mare!
L’ambiente appenninico, ricco di boschi, pascoli e versanti a moderata pendenza, è particolarmente adatto alle escursioni con le ciaspole: l’Alta Val d’Aveto si distingue proprio per l’elevata estensione forestale, quindi unisce clima e “terreno di gioco” adatti. Due i comprensori che offrono i percorsi migliori: le montagne sopra S. Stefano d’Aveto, dove è una stazione sciistica (due seggiovie possono agevolare il raggiungimento delle quote più elevate; www.montebue.com), i rifugi Prato della Cipolla e Monte Bue costituiscono utili punti d’appoggio per escursionisti e sciatori, e il crinale Monte Penna – Monte Aiona, nel territorio del Parco Naturale Regionale dell’Aveto con i suoi borghi e sentieri.
La carrozzabile asfaltata che si stacca a destra in località Gramizza lungo la SP 586, che dalla Riviera di Levante si inoltra in Val d’Aveto dopo aver superato il Valico della Forcella (875 m), ci accompagna alle pendici del Monte Penna (1735 m). D’inverno, dal parcheggio posto alla fine della strada d’accesso e se l’annata è fortunata per la neve, si possono seguire diversi percorsi innevati. Da qui si parte anche per il Monte Aiona (1701 m). La percorribilità è garantita, in quanto la strada conduce ad un piccolo punto ristoro e alla partenza di alcuni tracciati di sci nordico.