La JOMO è la “Joy of Missing Out”, la gioia di non partecipare, fuggire dal rumore e dalla folla e rigenerarsi, soprattutto a Capodanno. Ecco dove andare in Liguria!

Ogni anno dopo Natale arriva sempre la stessa domanda: “Cosa facciamo a Capodanno?”. Ogni anno parte la corsa a organizzare qualsiasi cosa “last minute”, per festeggiare il tempo che passa. E poi ci si ritrova più infelici di prima in mezzo a rumore, folla, botti e sconosciuti molesti. Perché invece non usare la fine del vecchio e l’inizio nuovo anno per rilassarsi? Perché non fuggire dai luoghi affollati, dal rumore e dai telefonini che squillano? È proprio questa la JOMO, la “Joy of Missing Out”, la gioia di non esserci, di non partecipare e di fuggire, anche. Ecco alcuni consigli per il tuo Capodanno Jomo in Liguria, per prendersi il tempo di concentrarsi su ciò che fa davvero stare bene.

Seborga, il borgo a sé stante

Sei a due passi da Sanremo ma abbastanza lontano da Festival, musica ad alto volume e tormentoni di Riviera. Lo dice già il nome “Seborga”, questo è un “borgo a sé stante”, che vuole starsene in pace. Infatti è sede di un piccolo principato, che ancora oggi ha il suo sovrano, le sue leggi e batte la sua moneta. Tutto a fini promozionali e folkloristici, ma con stile: non potrai venire qui per evadere le tasse, ma per rilassarti, mangiare bene e avere stupendi scorci sul mare. Nel 1729 il borgo di origine medievale divenne un vero principato; la storia ha poi legato le sue sorti alla Repubblica Italiana, ma qualcosa è rimasto, come i “Luigini”, la moneta locale, che si possono acquistare per ricordo presso il Palazzo del Governo unitamente ai francobolli e vengono utilizzati anche come "buoni" spendibili nel paese.

I Bastian Contrari di Castelvecchio di Rocca Barbena

Abbarbicato sulla montagna, a 1100 metri di altitudine, Castelvecchio di Rocca Barbena, borgo medievale Bandiera arancione e tra i Borghi più belli d’Italia, affascina con i suoi percorsi labirintici che si rincorrono fino a raggiungere il castello padronale, ancor oggi proprietà privata.
Se ti piace fuggire dalle feste affollate e cerchi un Capodanno JOMO “Joy of Missing Out”, forse sei un “Bastian contrario” e questo è il borgo che fa per te. Proprio qui sarebbe nato il famoso modo di dire. Ecco la storia, d’estate si svolge qui anche un famoso festival dedicato a queste figure “anticonformiste”.
Da vedere i vecchi lavatoi restaurati, la piazza della Torre, dove aveva sede l’antico patibolo. Maestosa è Porta Soprana, a forma ogivale, ingresso al borgo. Accanto al Santuario di Nostra Signora delle Grazie ancora una piccola curiosità: il piccolo cimitero a forma di cuore. A Sud di Castelvecchio parte il Sentiero di Ilaria del Carretto che attraverso Borgata Fontana e la chiesetta campestre di San Giuseppe raggiunge il Borgo di Zuccarello.

Una casa nel bosco nel Parco del Beigua

Una vera e propria casetta nel bosco, come solo nelle fiabe l’hai immaginata. Immerso nella Foresta regionale Deiva, il Rifugio Casa Giumenta è proprio quello che ci vuole per sentirsi fuori dal giro, lontano da tutto e rigenerarsi. Due piani indipendenti, ogniuno con cucina attrezzata e bagno con doccia. Riscaldamento con stufe a legna per l’inverno e fuori, magari, c’è la neve.

Fascia, tre metri sopra il cielo

Sei al Parco Antola, a 1400 m di altitudine e lontano dalle luci della città, potrai anche ammirare le bellezze del cielo: l’Osservatorio astronomico di Casa del Romano nel comune di Fascia, ti farà rimanere col naso all’insù. Nel buio come per magia compariranno pianeti e comete, vivrai un’esperienza indimenticabile accompagnato dagli esperti di Starantola. E se fossero state proprio queste stelle ad aver ispirato le teorie di Albert Einstein? Nell’estate del 1895, Einstein, partì da Voghera per raggiungere Nervi, e attraversò proprio il parco dell’Antola. Qui, sul "Sentiero Einstein" puoi ripercorrere i passi del fisico tedesco. Vicino, il rifugio del del Parco Antola è aperto per pernotti, colazioni, pranzi e cene indimenticabili.

Sori e Polanesi, lontano dalla pazza folla e dai ripetitori

Portofino? È a due passi, nel senso che basta imboccare l’autostrada a Recco oppure fare la via Aurelia per arrivarci. Ma se vuoi che la tua vacanza Jomo travel vada a buon fine, resta a Sori, che con la sua spiaggia e le sue frazioni collinari piene di locali e di sentieri trekking vista mare ti permette di ritemprarti. Se poi vuoi anche disintossicarti dal digitale e mangiare bene, allora fai un salto a Polanesi, tra Sori e Recco, tra un piatto di trofie e la famosa focaccia con il formaggio, potrai ammirare uno splendido presepe con le statuine lignee di Maragliano e dove nessun ripetitore è riuscito a coprire il territorio. Ti chiameranno ma non troveranno nessuno: sarai occupato a stare tranquillo.

Val di Vara e Varese Ligure: il paradiso è slow

Lerici, le Cinque Terre, Porto Venere? Da qua le puoi raggiungere in fretta. Ma se vuoi evitare caos e affollamento, goditi questa vallata, baricentrica e tranquilla. Nell'Alta Val di Vara, cuore verde dello Spezzino, che ha Varese Ligure come borgo caratteristico, anche gli animali se la spassano in relax: questa è la valle del biologico e mucche e capre sono allevate in maniera slow e producono latte e formaggi da gustare in tutta calma. Una gita tra Varese Ligure, con il suo borgo concentrico, e la vallata, oltre che un'immersione tra monumenti e natura, rappresenta un'escursione nella genuinità garantita e spesso senza condizionamento tecnologici.

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