Street-art tour a Genova

Progetti di riqualificazione, interventi in incognito, temi singolari e creatività. A Genova la street art è viva, dai vicoli ai quartieri di periferia, al nuovo Ponte San Giorgio.

Riscrivere la Sopraelevata

C'è un progetto che ha riscritto la Strada Aldo Moro, la famosa “Sopraelevata” che molti genovesi percorrono o attraversano quotidianamente. Trattandosi di un collegamento urbano a grande scorrimento vicinissimo alle case antiche del centro storico è di fondamentale utilità, ma ne compromette il panorama. Obiettivo del progetto Walk the Line, supportato dal Comune di Genova era creare un legame tra la parte antica della città e una delle sue principali arterie. Sono stati coinvolti 100 artisti da tutto il mondo nella reinterpretazione di 100 piloni con vari stili, dal graffiti writing al new muralism, passando per stencil e poster art con temi come il mare e il porto. L’esecuzione delle opere è stata accompagnata da una colonna sonora composta da 100 tracce, realizzata ad hoc dal collettivo artistico Magellano.

Le saracinesche dei beni confiscati alla mafia

Nei caruggi di Genova, i beni sequestrati alle attività condannate per mafia, li riconosci facilmente: la loro saracinesca è dipinta con graffiti e frasi che ricorderai e che raccontano molto più di tanti cartelli. Può capitare di trovare turisti e scolaresche fermi a guardarli per poi proseguire il percorso: ogni saracinesca dipinta rimanda a quella successiva. L’idea è arrivata nel 2016 dopo la confisca di ben 44 immobili di cui molti a piano strada, disegnati da giovani artisti e assegnati poi ad enti e associazioni. I volontari del presidio di Libera “Francesca Morvillo” organizzano tour guidati alla scoperta dei beni confiscati e delle loro saracinesche nei vicoli della città vecchia.

Melina Riccio: dipingere l’ottimismo tra il cemento

Anche una rima colora la città e Melina Riccio, artista di strada, lo sa. Non è difficile trovare i suoi graffiti negli ambienti urbani meno appariscenti, vicino ai bidoni della spazzatura, alle entrate dei sottopassi, in stazione, negli angoli bui degli spartitraffico. Carmela “Melina” Riccio da anni decora la città a modo suo con poesie in rima baciata, cuori e messaggi salvifici. A volte realizza vere e proprie installazioni con materiali di scarto e plastica. Sono piccoli altari di positività. Ormai Melina è famosa, dai vicoli è arrivata al Centre Pompidou di Parigi, ma lei non se ne cura e continua a “decorare” a modo suo Genova.

Tiler, street art nella piastrella

Quarant’anni passati da poco, uomo, si fa fotografare e si relaziona raramente portando una maschera di scimmia. Di Tiler, il “Banksy” genovese che da una mezza dozzina di anni fa parlare di sé, non si sa molto di più. Ma le sue opere piacciono e il suo stile è indubbiamente originale: niente graffiti ma piastrelle di ceramica come supporto per le sue creazioni. È con il lavoro sui muri della sua città, Genova, che si è fatto conoscere. I soggetti delle sue opere sono svariati, spesso personaggi grotteschi come il Putin apparso di recente in via XX Settembre, a volte di fantasia o paesaggi da sogno, ma che lasciano spazio alla nascita di riflessioni su concetti di forte attualità. I luoghi prescelti sono diversi, ma c’è una particolare frequentazione del centro storico che Tiler evidentemente ama moltissimo. È molto apprezzato dai collezionisti per l'unicità dei suoi quadri a mosaico che formano, una volta incorniciati, finestre su mondi onirici.

Certosa guarda in alto

Se c’è un luogo, a Genova, dove la street art è esplosa negli ultimi anni è Certosa, il quartiere della Val Polcevera colpito al cuore dal crollo del viadotto Morandi e rinato con la ricostruzione del Ponte San Giorgio. Due i progetti che rendono unica una visita (o una delle molte visite guidate a tema). Il primo in ordine di tempo è “On The Wall” progetto del Comune di Genova ideato da Maurizio Gregorini che ha riqualificato il quartiere. Ben 15 artisti, con alcuni tra i nomi più importanti del panorama nazionale e internazionale, sono intervenuti su dieci facciate di palazzi. On The Wall si colloca come punto nodale di un percorso di rivalutazione del tessuto urbano, con l’obiettivo di far volgere nuovamente lo sguardo verso l’alto in un quartiere che ha risentito fortemente delle vicende dell’ultimo anno. Sotto il ponte San Giorgio è nato poco dopo Pintada, un progetto di rigenerazione urbana ancora in corso, che vedrà all'opera quattro artisti internazionali molto celebri: la coppia franco-spagnola Dourone, lo spagnolo Okuda San Miguel, il brasiliano L7matrix e l'argentino Francisco Bosoletti su una facciata di Certosa in fase di individuazione.

I sottopassi della città verticale

Genova, città verticale per eccellenza, ha anche un mondo sotterraneo che ha conosciuto negli anni una forte riqualificazione grazie alla street art. Sono i sottopassaggi, che fanno parte della storia urbana di Genova. Qui gli artisti si sono espressi e spesso hanno dovuto fare i conti con il vandalismo. Ma i risultati spesso sono affascinanti come il nuovo sottopassaggio tra via Canevari e stazione Brignole, il nel tunnel di Borgo Incrociati. Si chiama We lovecolorz, il progetto avviato qualche anno e ripreso in diverse occasioni da ultimo in questi mesi. Altro sottopasso artistico è quello di piazza Montano, un bel murales con una bandiera arcobaleno simbolo della pace e la Lanterna di Genova con il suo fascio di luce che si trasforma in un'enorme scritta “peace”, un messaggio chiaro e forte, realizzato dall'artista Raffaele Bravaccino.

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