Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà

Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà

DOC Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà: zona di produzione costiera che comprende i Comuni di La Spezia Riomaggiore Vernazza e Monterosso al Mare.
Come un volo di gabbiani in uno struggente tramonto rosso fuoco, ci fa abbandonare in romantici ricordi del passato, ci riporta a quelle terrazze vitate sospese sul mare.
Il sole, la pietra, il mare come anelli di ancoraggio.
Colore paglierino che tende al dorato, luminoso, odore di scogli, di canicola, di frutti selvatici, aprono ad un sorso generoso, garbatamente avvolgente, saporito scolpito su di una pietra di sale.

Curiosità

Per lo sciacchetrà le uve vengono fatte appassire su appositi graticci, in ambiente ombreggiato e ventilato per almeno due mesi, diraspate, pigiate e avendo cura di separare dalle bucce il denso e dolcissimo mosto. Il nome sciacchetrà deriverebbe, infatti, da schiaccia e trai.
Da tali uve si ricava al massimo il 30-35% in vino, quindi è comprensibile l'alto prezzo delle bottiglie.

Caratteristiche

Il Vitigno

Foglia di forma pentagonale media o grande, trilobata o quinquelobata; portamento espanso della vegetazione. Grappolo grosso, d'aspetto semi compatto o compatto, allungato, piramidale con una o più spesso due ali. Acino medio grande, arrotondato. Buccia molto pruinosa e polpa succosa.

Il Vino

Vino bianco che si ottiene da vitigni Bosco (almeno il 40%) Albarola, Vermentino (da soli o separatamente fino ad un max. del 40%) e altri vitigni liguri a bacca bianca (fino ad un max. del 20%). Vino sapido che ben si adatta ai piatti di pesce della cucina ligure. Recentemente sono state riconosciute tre sottozone produttive: Costa de Sera, Costa de Campu e Costa da Posa. La resa massima dei vigenti è di 90 q.li/ha che scende a 85 qli/ha nelle tre sottozone. La resa uva - vino massima è del 70%.

Come viene lavorato

Vino Cinque Terre - bianco DOC

Vino bianco. Colore da giallo chiaro con riflessi verdognoli, a giallo paglierino più o meno intenso; odore delicato ma persistente, con sentori di erbe di campo secche, di fiori di camomilla e di sambuco e lievissimo sentor di salmastro; sapore secco ma discretamente morbido, sapido, delicatamente caldo, continuo e con tipico fondo salmastro.
Alcolicità: 11 - 13%;
Servirlo e conservarlo
Viene servito ad una temperatura di 11°C, in bicchieri a calice con stelo alto. Dà il meglio di sé nel primo anno di vita. Va conservato in posizione coricata negli scomparti più bassi della cantina ad una temperatura costante fra i 10° e i 14°C.
L'abbinamento perfetto

Vino bianco secco adatto ad accompagnare vari piatti di mare, minestra con trance di pesce, zuppa di pesce in bianco, pasta con alici, risotto ai frutti di mare, spaghetti alle vongole, acciughe in bianco al tegame, frittura di piccoli pesci di scoglio, stoccafisso in umido, orata o dentice al cartoccio, baccalà in teglia, pesce spada all'uccelletto. Abbinamenti ideali, esaltando gli aromi piacevolmente salsi dei piatti suddetti, per la fresca fragranza e la sapidità del vino.

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